ROMA – La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza che chiarisce la possibilità di presentare una domanda congiunta di separazione e divorzio, ponendo fine alle incertezze interpretative che avevano caratterizzato i mesi successivi all’entrata in vigore della riforma Cartabia. Questa procedura era stata introdotta con l’obiettivo di semplificare le cause di separazione e divorzio, ridurre i tempi dei procedimenti giudiziari e evitare conflitti ripetuti tra i coniugi in rotta.
La riforma Cartabia, entrata in vigore a partire da febbraio, aveva permesso la possibilità di presentare una domanda congiunta di separazione e divorzio. Tuttavia, la sua applicazione era stata discrezionale e dipendeva dall’interpretazione dei singoli giudici, creando un clima di incertezza legale. La recente sentenza della Cassazione, con il verdetto 28727 depositato il 16 ottobre, ha finalmente chiarito questa situazione.
Nel verdetto, la Corte di Cassazione ha stabilito il principio secondo cui “in tema di crisi familiare, nell’ambito del procedimento di cui all’art. 473 bis 51 cpc, è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto con domanda congiunta e cumulata di separazione e di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio“. Questo significa che le ex coppie possono ora presentare una domanda unica per la separazione e il divorzio, avviando così il procedimento di scioglimento del matrimonio con una maggiore stabilità degli accordi, evitando conflitti duplicati e successive complicazioni.
L’Organismo congressuale forense ha accolto con soddisfazione questa decisione, sottolineando l’importanza dell’intervento tempestivo della Corte di Cassazione che ha posto fine alle divergenze interpretative e ha ristabilito un criterio univoco di interpretazione dell’art. 473 bis n.49 cpc. L’organismo ha ricordato come, all’indomani dell’entrata in vigore della riforma Cartabia, si fosse assistito al proliferare di pronunce discordanti in vari tribunali d’Italia, creando confusione tra i coniugi. La Cassazione ha ora dissipato questi dubbi interpretativi, garantendo un’applicazione uniforme della normativa in tutto il territorio nazionale.
Per presentare la domanda congiunta di separazione e divorzio, è necessario depositare un ricorso in cui il richiedente deve fornire immediatamente al giudice i mezzi di prova in suo possesso e i documenti che illustrano la propria condizione patrimoniale. Questi documenti includono la dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni, l’elenco dei beni di proprietà e delle quote societarie, nonché gli estratti conto dei rapporti bancari e finanziari. È importante notare che, in caso di omissioni o attestazioni false, chi ha presentato il falso rischia la condanna al pagamento delle spese legali e anche ai danni in favore del coniuge.