VASTO – «La priorità che bisognerebbe avere è rispettare le volontà testamentarie di chi ha effettuato la donazione, così come giustamente faremo per l’asilo Carlo della Penna. Non saremmo mai d’accordo con un utilizzo differente della Casa di riposo di Sant’Onofrio, da sempre punto di riferimento per l’accoglienza dei più anziani del nostro territorio». Lo scrivono in una nota Pino Travaglini, Giorgio Bellafronte e Alessandro La Verghetta della Lista civica “Futuro e sviluppo per Vasto”.
«Condividiamo – prosegue la nota – le perplessità espresse dal consigliere Forte circa la generosità della clausola contenuta nel bando di recente pubblicato da ASP. Un edificio fondato nel 1406 e che dal 1875 ha avuto lo scopo di ospitare tanti anziani e che negli anni è diventato, grazie al lavoro di tanti volontari che hanno dedicato una vita ai più bisognosi, un’eccellenza di accoglienza del nostro territorio. Negli anni Sant’Onofrio si è trasformato in residenza accogliente, munita di tutti i comfort per ospitare dignitosamente donne anziane, amorevolmente assistite, e dove gli anziani ospitati attendevano di far ritorno a seguito dei lavori di ristrutturazione di recente eseguiti».
«Una lunga fase – precisano gli esponenti di Lista civica “Futuro e sviluppo per Vasto” – di lavori di eliminazione delle barriere architettoniche e di costruzione dei servizi igienici per disabili in ognuna delle 30 stanze. Gli interventi di 400mila euro, per cui anche la nostra amministrazione ha giustamente stanziato un’ingente somma, in un momento storico difficile per le casse dei Comuni italiani, meritano il rispetto della storia della nostra città e dei tanti cittadini che per secoli si sono dedicati a questa struttura. Chiediamo pertanto all’Asp di Chieti (Azienda pubblica di servizi alla persona) che ha pubblicato il bando per la gestione del Sant’Onofrio, di vigilare per il rispetto della nostra storia ed evitare che l’edificio sia utilizzato per differenti scopi».