VASTO – Stamane grande festa all’aperto per i bambini della Nuova Direzione didattica di via Stirling. È stato inaugurato il “Giardino didattico” dedicato al professor Giovanni Di Fonzo, dirigente e politico abruzzese deceduto a 74 anni a causa di un brutto male. Già «instancabile promotore di didattica innovativa, educazione ambientale, apprendimento cooperativo e valorizzazione dei talenti del territorio», ha spiegato la dirigente scolastica, Concetta Delle Donne.
«Quando mettiamo a dimora un seme compiamo un gesto “irreparabile” che segnerà il nostro futuro» si legge sulla targa realizzata dai bambini della scuola dell’infanzia “San Michele” e che da oggi domina l’area dell’orto.
«L’aggettivo “irreparabile” – ha sottolineato la dirigente – è in linea con il carattere di Giovanni e il suo modo di affrontare le cose». Negli ultimi due anni infatti, il professor Di Fonzo ha lavorato moltissimo – nonostante la sua malattia – al progetto “RiGenerazione Scuola”, piano attuativo ministeriale per gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, pensato per le scuole nel delicato passaggio alla transizione ecologica e allo sviluppo sostenibile grazie all’insegnamento dell’educazione civica.
«Oggi i bambini – ha proseguito Delle Donne – prendono un impegno, cioè quello di mettere a dimora dei semi o delle piantine senza la possibilità di tornare indietro, compiere veramente un gesto di cui poi si porta la responsabilità. Ecco questo ci sembrava molto significativo».
Tra i tanti laboratori attivati dalle classi della scuola primaria Peluzzo e dell’infanzia San Michele, anche quelli dei bambini arrivati in rappresentanza del plesso della primaria di San Lorenzo e dell’infanzia “Aniello Polsi”. Fattivo il contributo degli alunni dell’Istituto agrario Ridolfi per la semina e la messa a dimora delle piantine.
Un esempio è quello della “Bomba dei semi” che «come ha giustamente osservato la dottoressa Buono dell’Ufficio scolastico regionale – ha concluso la dirigente scolastica – è la metafora di quello che Giovanni ha fatto per noi, cioè ha lanciato una bomba di stimoli, input importanti per continuare nel percorso dell’educazione all’ambiente, alla crescita sostenibile e alla valorizzazione del territorio».