SULMONA – Ieri il collegio del Tribunale di Sulmona ha emesso una sentenza che impone una pena di cinque anni e quattro mesi di reclusione, oltre alla sospensione della responsabilità genitoriale e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, a un uomo di 63 anni residente ad Alfedena (L’Aquila). L’uomo è stato giudicato colpevole del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e delle tre figlie minori.
La vicenda giudiziaria ha avuto origine da un grave episodio avvenuto nel novembre del 2015, quando l’imputato avrebbe gettato una padella di olio bollente contro una delle figlie minori nel tentativo di punire la moglie. L’adolescente è stata trasportata in ospedale per ricevere cure e trattamenti per le ustioni subite.
Secondo l’accusa, gli atti di violenza domestica sarebbero perdurati dal 2003 fino al 16 marzo 2022, quando è stata effettuata una chiamata di emergenza per richiedere aiuto. Le persone coinvolte hanno vissuto vent’anni di prevaricazioni, umiliazioni, soprusi, percosse e minacce, che hanno generato un costante timore per la propria incolumità. Queste situazioni hanno obbligato le vittime a modificare il proprio stile di vita e a rivolgersi alla magistratura per ottenere giustizia. L’ammontare del risarcimento alle vittime sarà stabilito in sede civile, con il riconoscimento di una provvisionale di 5.000 euro.