VASTO – Cala il sipario – solo per ora, si spera – di Officinema CineLab, il progetto cinematografico targato IIS Mattei e Polo liceale Pantini Pudente che ha visto la realizzazione del cortometraggio “L’infinita leggerezza del tempo”. Questo pomeriggio, l’anteprima alla Città del Cinema di Vasto.
La sala 1 era gremita. Studenti, familiari, docenti e anche fan dei nuovi cineasti. Ma soprattutto tanti applausi e clima di festa. Emozioni alle stelle per un progetto candidabile a «qualche premio riservato alle scuole», ha detto il dirigente scolastico, Nino Fuiano, e che «doveva essere qualcosa di più semplice», ha sottolineato Laura Oliva, tra i tre collaboratori più stretti di Mirko Menna, responsabile scientifico del progetto. Invece ha coinvolto per un anno circa 50 alunni e 12 insegnanti, che si sono messi in gioco tutti sullo stesso piano, per realizzare «un lavoro sinergico», ha raccontato l’altro docente Maurizio Di Cintio, dove «non c’è stato egoismo ma spirito di gruppo», ha aggiunto il quarto collaboratore, Maurizio Cieri.
Un lavoro tecnicamente ben costruito, che parla di adolescenza, turbolenze, di amicizia e contraddizioni. La regia è stata seguita da Francesco Calandra, presente all’anteprima, mentre il soggetto e la sceneggiatura portano la firma di Maria Grazia Liguori. Un lavoro cinematografico coi fiocchi, a partire dal casting iniziale e lo stupore raccontato sul palco dai ragazzi increduli di essere stati selezionati. Alcuni già con esperienza teatrale come Luca Barbati e Giulia Bordoni, altri a digiuno come il protagonista Cristian Urcioli, nel ruolo di Marco, ancora frastornato dagli applausi della platea. E poi c’è Matteo Di Ninni, nel suo ruolo di bullo, e Mattia Bontempo, studente che suona tre strumenti e che ha scritto tutte le musiche della produzione audiovisiva.
Il cortometraggio della durata di 12 minuti, comincia con la morte del protagonista Marco per un incidente stradale. Morte all’apparenza fortuita, ma la vera causa è lasciata all’immaginazione dello spettatore perché è lui stesso, Marco, con ripetuti flashback a raccontare un tentato suicidio. Lo storytelling è un continuo rimando al passato, un film al contrario, che torna indietro e raffigura il dolore introspettivo del giovane che dopotutto, di fronte al chiudere gli occhi e lanciarsi di spalle nel vuoto, sceglie la vita. Vita che lui stesso racconta anche mentre i suoi amici lo piangono nel vederlo esanime in auto.
La proiezione lascia uno spettatore desideroso di veder altro, di aspettarsi un seguito. E sono i dirigenti delle due scuole, a volere per primi un prosieguo. «Emozionati prima e dopo perché è stata anteprima anche per noi», ha sottolineato Anna Orsatti del Polo liceale Pantini Pudente. Loro che hanno messo la firma su un progetto in bianco perché hanno creduto anzitutto nella forza e nella passione dei docenti proponenti, soprattutto nei momenti più critici. «Il nostro obiettivo è convincere che i giovani sono molto meglio di quello che si racconta. Dobbiamo credere in loro», ha aggiunto Fuiano.
Madrina d’eccezione dei giovani artisti è stata l’attrice Maria Chiara Centorami che ha raccontato come il suo approccio al teatro sia partito proprio da un corso tenuto a Vasto con il maestro Sergio Santoro per diventare una vera e propria professione, prima a Los Angeles e poi a Roma, anche per produzioni televisive. «Arricchire sempre più la formazione per avere idee personali, – ha spiegato Centorami – sviluppando un gusto personale attraverso la curiosità, guardando, leggendo, studiando, ascoltando e sperimentando. In bocca al lupo, ragazzi, per il conseguimento di qualunque sogno vogliate realizzare nella vita», è stato il suo augurio.
In rappresentanza del Comune, l’assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta, che ha evidenziato «la sperimentazione e la progettualità del prodotto», vincente soprattutto perché realizzato tra due scuole «insieme e senza competizione».
L’incontro è stato presentato dalla spumeggiante Paola Cerella e si è concluso con un simpatico backstage di un anno di Officinema.
Vasto ora aspetta il secondo ciak.
Il cast: Cristian Urciuoli (Marco), Luca Barbati (Alessandro), Giulia Bordoni (Claudia), Matteo Di Ninni (Matteo, ragazzo di Claudia).
Regia: Bayane Bouzeir, Matteo Di Ninni, Federica La Palombara, Claudia Monaco, Chiara Alfieri, Annalou Clemente, Bianca Buda, Lorenza Santoro, Samuele Buda, Mario Pepe, Simone Michilli, Niccolo Di Gregorio, Claudia Iasci.
Fotografia: Gabriele Bucari (Direttore di fotografia), Lorenzo Conte, Riccardo Pomponio, Giuseppe Vinciguerra, Antonio Pomponio, Sofia Paolino, Pietro Emanuele Gallo, Sofia Salvatore, Marta Ruzzi, Daria Piccirilli, Claudia Zanetti
Costumi: Giada Battista, Aurora Potalivo, Maya Mastronardi, Aurora Di Rosso, Laura La Spisa, Nadia Corvino, Elisa Di Vito, Aurora Cilli, Veronica De Vita, Greta Sparvieri, Alessandra Minerva, Angela Ruberto. In collaborazione con Maria Scarano di “Polvere di Stelle”.
Montaggio: Florian Lapenna, Riccardo Pomponio, Giuseppe Vinciguerra, Raffaele Pedale.
Scene: Giorgia Gallo, Greta Barisano, Giovanni D’Ercole, Sara Paganelli, Sara Ciccarelli, Giulia Fortunato, Jasmine Ciccotosto, Giusy Odorisio
Suono: Greta Sanelli, Loreta Lia Rago, Caterina Trofino, Debora D’Ottavio, Martina Ciciliano, Rosa Lucia Tiberio, Raffaele Pedale, Mattia Bontempo.
Trucco e acconciature: Silvia Di Pardo, Giada Di Paolo, Penelope Lucci, Laura Battista, Ermelinda D’Ippolito, Giovanna Bellafronte, Santa Forgione, Debora Mancini, Lina Di Biase.
Musiche originali: Mattia Bontempo.
Produzione: Stefania Canosa, Giorgia Addabbo, Federica Esposito, Rebecca Basile, Gioele Marchioli, Anna Pischetola, Isabela Dinu, Alessia Colantonio, Allegra Mulieri, Beatrice Pizzuto, Giuseppe M. Gileno, Pietra Parron
Docenti supervisori: Francesco Calandra, Mariagrazia Liguori, Gabriele Bucari.