ABRUZZO – La Fondazione Gimbe ha reso noto il sesto Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN), sottolineando una serie di criticità che sollevano preoccupazioni sullo stato attuale del sistema sanitario italiano.
Il rapporto evidenzia che i principi fondamentali su cui si basa il SSN, vale a dire universalità, uguaglianza ed equità, sembrano essere stati traditi. Il documento afferma che oggi, i cittadini, in particolare quelli delle fasce socio-economiche meno abbienti, affrontano problematiche quali tempi di attesa eccessivamente lunghi, sovraffollamento nei pronto soccorso e difficoltà nel reperire un medico di famiglia o un pediatra nelle vicinanze. Queste sfide quotidiane riguardano in particolare gli abruzzesi.
Nel 2021 sono stati registrati 124.506 medici che operano nelle strutture sanitarie a livello nazionale, di cui 102.491 sono dipendenti del SSN e 22.015 dipendenti di strutture equiparate al SSN. La media nazionale è di 2,11 medici per 1.000 abitanti, mentre l’Abruzzo si colloca appena sopra la media con 2,23 medici per 1000 abitanti.
Diversamente, i dati relativi agli infermieri indicano una situazione più critica. In totale, ci sono 298.597 infermieri che lavorano nelle strutture sanitarie in Italia, di cui 264.768 sono dipendenti del SSN e 33.829 dipendenti di strutture equiparate al SSN. La media nazionale è di 5,06 infermieri per 1.000 abitanti, mentre l’Abruzzo registra una cifra inferiore, con soli 4,56 infermieri ogni 1000 abitanti.