VASTO – Le consiglieri comunali di Vasto, Alessandra Notaro e Maria Amato del Gruppo La Buona Stagione, nonché Alessandra Cappa e Giuseppe Soria del Gruppo Vasto Popolare e liberale, hanno presentato un’interrogazione diretta all’assessore con delega all’Ambiente, in merito alla delibera della giunta comunale sul progetto di riqualificazione della villetta quartiere San Paolo e parcheggio Due Pini.
«Nelle premesse di questa delibera – si legge nella nota congiunta – si motiva la ineluttabilità della scelta per cui “l’intervento risolutivo della problematica in essere è quella dell’estirpazione di 16 pini marittimi, motivata dal fatto che:
- “il sollevamento delle superfici, carrabili e pedonali sono dovute alla presenza diffusa di pini marittimi, piantati nell’area, tra l’altro in concomitanza con altre essenze arboree;
- che il pino marittimo è una pianta che necessita di ampi spazi intorno a sé e dà il meglio quando cresce in radure e in praterie, lontano dalla concorrenza di altri alberi;
- che questa specie è famosa per il suo apparato radicale superficiale e per i problemi che questo causa al manto stradale quando viene coltivata in prossimità di strade ed edifici;
- che la soluzione di potare le radici delle piante è da evitare nella maniera più assoluta perché questo intervento minerebbe fortemente la stabilità della pianta, con grossi rischi per gli edifici e le persone che si trovano nelle vicinanze”. Nelle premesse riportate fedelmente, – continua la nota – né nel restante testo si parla di piante malate, di pericolo alla incolumità delle persone. Il progetto prevede dopo l’estirpazione, la messa a dimora di nuove piante, di cui 8 nell’area in oggetto e 24 in altre zone del territorio comunale, depauperando così l’area in questione del 50% delle piante, senza specificare quali sono le altre zone».
«Lo stesso assessore all’Ambiente – aggiungono i consiglieri di minoranza – ha dichiarato che “abbiamo anche ricevuto denunce da persone che sono cadute. Fa sempre male abbattere un albero, ma questo non vuol dire che gli alberi non si possono abbattere” e fa riferimento al Regolamento del verde pubblico affermando che “per ogni albero abbattuto, ne saranno piantumati due“, glissando ad arte sulla parte di Regolamento che prevede che deve essere preventivamente accertato lo stato di pericolo o di danno costituito dal permanere della pianta, l’eventuale condizione patologica degenerativa, oppure accertata l’impossibilità di mantenere l’albero in sito».
Alessandra Notaro e Maria Amato, Alessandra Cappa e Giuseppe Soria interrogano l’assessore «per sapere quali sono le motivazioni che lo hanno portato ad esprimersi favorevolmente a questa delibera di giunta; se sono stati fatti tutti gli accertamenti che documentino l’impossibilità di soluzioni tecniche alternative all’eradicazione per il mantenimento in sito degli alberi sani, che tra l’altro danno nome e identità all’area definita “Due Pini” se e in quanti progetti approvati, la stessa metodica solerzia messa in campo da questa amministrazione contro il patrimonio arboreo sotto la voce riqualificazione, viene utilizzata per la manutenzione di strade e marciapiedi anche su segnalazione o denunce di cittadini che inciampano o per l’abbattimento di barriere architettoniche», conclude la nota a firma dei Gruppi “La Buona Stagione” e “Vasto popolare e liberale”.