FOSSACESIA – Il capogruppo del gruppo misto in Consiglio comunale a Fossacesia, Giovanni Finoro, sottolinea la mancata aggiudicazione dei lavori di realizzazione della casa di comunità di Fossacesia, come invece annunciato dal sindaco, Enrico Di Giuseppantonio, nei mesi precedenti.
«In un comunicato del 30 settembre, – scrive in una nota – la Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha annunciato l’aggiudicazione dei bandi per la realizzazione di tutte le case di comunità istituite nella provincia di Chieti, ma quella a Fossacesia non c’è. Purtroppo, così viene smentito l’annuncio del sindaco Di Giuseppantonio del buon esito della trattativa, condotta tra l’amministrazione comunale e la Asl 2, che avrebbe dovuto portare alla realizzazione di una casa di comunità all’interno dell’ex scuola media di via Marina».
«Fossacesia e i suoi cittadini hanno bisogno di risultati certi, – ha commentato Finoro -. A volte sarebbe consigliabile ed auspicato lavorare maggiormente in sordina per portare veri risultati ai cittadini, che attendevano più servizi sanitari sul territorio, e poi annunciare il risultato meritatamente ottenuto. La realizzazione di una casa di comunità nell’ex edificio scolastico sarebbe stata per l’intera comunità un risultato importantissimo per Fossacesia – ha aggiunto il capogruppo -. Avrebbe ridato lustro alla vecchia struttura attraverso un’efficace ristrutturazione dell’immobile, a cui molti di noi sono legati dai ricordi, ma soprattutto dotato il paese di quei servizi sanitari che oggi i cittadini sono costretti ad usufruire solo fuori comune».
«Gli annunci anticipati portano molto spesso a magre figure, come questa – ha concluso Finoro – Fossacesia merita impegno e dedizione, mentre talvolta da parte del sindaco si sentono solo parole. Per il futuro sarebbe meglio a lavorare più sottotraccia e sodo, collaborando con le altre istituzioni provinciali e regionali, per portare risultati tangibili per la città di Fossacesia e per l’intera comunità».
Di questi “promettitori seriali ” il nostro territorio e’ pieno. Vogliono sommergerci di “nuovi” ospedali. In tanti abboccano.