VASTO – Ieri sera, ai giardini di Palazzo d’Avalos, si è svolto un evento culturale che ha unito due figure di spicco del panorama letterario italiano: Benedetta Tobagi, vincitrice del Premio Campiello 2023 con “La resistenza delle donne”, e Franco Arminio. La serata, organizzata da Metamer e patrocinata dal Comune di Vasto, è stata un piccolo assaggio del Festival di Libri e Altrecose (FLA).
Durante un’intervista condotta da Vincenzo D’Aquino, direttore del FLA, Benedetta Tobagi ha condiviso riflessioni profonde sulla situazione delle donne durante il periodo della Resistenza. La scrittrice ha anche citato esempi sorprendenti di donne i cui comportamenti erano considerati “colpevoli” secondo gli standard dell’epoca, come il desiderio di leggere anziché dedicarsi completamente alla cura dei figli. Inoltre, ha evidenziato l’uso strumentale degli stereotipi di genere del fascismo, che ritraevano la donna come una casalinga, moglie e madre, oggetto di piacere o una figura svampita.
Franco Arminio, uno degli scrittori più rispettati del nostro paese, ha letto alcune poesie tratte dal suo ultimo libro, “Sacro Minore”. Le sue parole hanno toccato il cuore del pubblico presente, invitandolo a riflettere sulla bellezza delle piccole cose e sulla necessità di preservare le tradizioni e il patrimonio culturale delle comunità locali. Ha posto l’accento sull’importanza di dialogare con le persone anziane nei piccoli paesi, un’esperienza che può arricchire le nostre vite e aiutarci a combattere l’epidemia di solitudine che affligge la società moderna.
Arminio ha condiviso un aneddoto che gli ha aperto gli occhi sulla crescente solitudine nel mondo. Una volta, un’anziana donna gli disse: «Io parlo da sola perché ho paura di perdere la lingua». Questa semplice frase ha messo in evidenza un problema profondo e attuale: l’isolamento sociale. Il poeta ha sottolineato come la nostra società sia diventata frammentata: le persone sembrano vivere su isole separate. «In un’epoca in cui siamo più connessi digitalmente che mai, il paradosso è che ci sentiamo sempre più soli», ha dichiarato Arminio, il quale ha invitato i presenti a difendere la realtà, a uscire, a stabilire connessioni reali con gli altri, a riconoscere uomini e donne, a dar loro attenzione.