VASTO – Il sindacato Sarap è impegnato con la propria attività all’interno della Casa Lavoro di Vasto. Alla luce degli avvenimenti che si protraggono da anni e che sono ascrivibili allo «stato di abbandono in cui vertono tutti gli operatori penitenziari in servizio alla Casa circondariale di Torre Sinello», Sarap denuncia «una gestione assolutamente “assente” con il risultato di sobbarcare gli uomini al servizio dello Stato italiano di un aggravio di prestazione lavorative inconcepibile e non più sopportabile (72 ore di straordinario settimanale)», si legge in una nota a firma del segretario locale, Domenico Venditti.
«Se poi – prosegue la nota – a questo ci si aggiunge una gestione del personale arbitraria e non rispettosa delle norme pattizie arrivando a portare il poliziotto a una condizione di stress come se ne può descrivere una tra tante, disporre il dipendente di effettuare fino a cinque (5) posti di servizio contemporaneamente con tutti i rischi o quella di affidare mansioni inferiori a quelle previste per il grado rivestito degradandone la professionalità, problema già sollevato precedentemente con nota Sarap. La tendenza attuale sembra orientata verso la “lucidatura di una calzatura bucata” pubblicizzando un mondo che non esiste, senza tenere conto che, nel frattempo è in gioco il destino di uomini e donne dello Stato italiano che al vero volto di quel mondo dedicano la propria vita e della società stessa».
«Mentre a livello centrale – spiega il sindacato – si vuole apparire con pseudo “Manuale operativo“ e circolari che tentano di arginare il grande crescere delle aggressioni verso il personale di polizia penitenziaria, la misura è ormai colma! Per queste ragioni, oltre a chiedere di valutare l’avvicendamento dell’attuale dirigenza, riteniamo di estrema urgenza contribuire a migliorare la qualità della vita sul lavoro. Per tali motivi il sindacato Sarap con la sua confederazione d’appartenenza scenderà in piazza il 12 ottobre dinanzi al dipartimento dell’amministrazione penitenziaria a Roma per dire a voce alta di ridare dignità a un corpo di polizia dello Stato», conclude la nota.
Info e contatti: [email protected]