FOSSACESIA – Domani, 1° ottobre, Fossacesia si appresta a vivere la Festa dell’uva e del vino, giunta alla seconda edizione. L’evento, dopo il successo ottenuto lo scorso anno, si ripropone di far riscoprire le antiche tradizioni contadine, i giochi e i sapori del territorio, tra cui l’uva e il vino di grande qualità. Fossacesia fa parte delle città italiane del vino .
Il programma della giornata si preannuncia ricco e variegato: a partire dalle 15, le vie del centro cittadino si coloreranno e si animeranno con la sfilata dei carri, decorati con passione e creatività dalle dieci contrade partecipanti: Piano Favaro, Fonticelli, Colle Castagna-Cupa Sant’Agnese, Masseria-Sterpari, Mediana, Villa Scorciosa, Fonte delle Cave e dintorni, San Martino-Piano Madonna-Fonte Antoni, Colli Belvedere e dell’Erco, Li Sgarzini.
«Uno spettacolo coinvolgente, che regalerà a grandi e piccini momenti tra allegria e folklore – ha sottolineato il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio -. L’obiettivo è da un lato quello di valorizzare un territorio particolarmente vocato, dal quale si ricavano vini di assoluto pregio, apprezzati in campo nazionale ed estero, dall’altro è un’occasione per riscoprire le nostre radici e le nostre tradizioni. Un grazie di cuore agli organizzatori dell’Associazione culturale Festa dell’uva e del vino e i rappresentanti delle nostre contrade per il loro impegno e la grande passione che ci hanno messo».
Alle 17, piazza Alessandro Fantini diventerà il palcoscenico di giochi popolari e musica, un tuffo nel passato con sfide divertenti e tanta voglia di stare insieme. Dai giochi di una volta alle melodie tradizionali, sarà un viaggio nel tempo e nella cultura popolare di Fossacesia.
«Abbiamo lavorato a lungo per ripetere il successo dell’anno scorso, per offrire a tutti una manifestazione di qualità e per dare forza e spessore alla cultura e ai valori che ci rappresentano – ha afferma l’assessora competente, Maura Sgrignuoli -. Ancora una volta è stata fondamentale l’appassionata risposta delle contrade. Dal canto suo, Tommaso Fizzani, presidente dell’Associazione che promuove la manifestazione, tiene a evidenziare come questa festa sia rivolta a “enoturisti e semplici amanti delle tradizioni e a chi è desideroso di assaggiare le pietanze a chilometri zero dei produttori locali“. È una festa per le famiglie che possono far vedere ai loro figli i giochi, i mestieri e i carri addobbati che raccontano le antiche arti legate al mondo contadino».
Dopo la premiazione dei partecipanti e l’assegnazione del trofeo alla contrada vincitrice, la piazza aprirà i battenti a stand gastronomici con prodotti tipici e del buon vino.