SANT’EUSANIO DEL SANGRO – Ieri, 17 settembre 2023, a Sant’Eusanio del Sangro è stata una data segnata da un evento che ha celebrato la poesia, la cultura e la comunità nel giardino storico di Fiorinvalle di Terra D’oro, all’interno della Casa Museo “Cesare De Titta“. Il Teatro Minimo Boreale ha aperto nuovamente le sue porte virtuali e reali, accogliendo un pubblico entusiasta sia in presenza che attraverso la diretta streaming disponibile sulla sua pagina Facebook ufficiale.
Il fulcro della serata è stato il documentario “Scrivo finché c’è spazio”, un progetto che ha visto la collaborazione di oltre trenta persone, tutte unite nel raccontare la storia e l’arte di Vincenzo Ranalli, noto come “Zi’ Vincenzo“. Questo straordinario nonnino, spinto dalla curiosità della pronipote Marina verso il dialetto antico di Pennadomo, ha iniziato a scrivere poesie dialettali dopo aver superato i 70 anni, dando vita a versi che sono un viaggio nel tempo, un omaggio alla natura e un’esplorazione ironica e dissacrante della vita.
La presentazione del documentario è stata curata con passione e dedizione da Elsa Verratti, introducendo gli spettatori in un mondo di emozioni profonde e racconti autentici. Ma la serata non si è fermata qui: il pubblico ha avuto il piacere di assistere alla performance teatrale di Angelina Ranalli, attrice dialettale e commediografa del Teatro amatoriale di Pennadomo, e all’intervento di Ugo Trevale, che ha sottolineato l’importanza del Terzo settore nel promuovere l’aspetto ludico-ricreativo nelle zone interne.

Il momento clou dell’evento è stato senza dubbio il concerto del gruppo “Transumanza artistica”, che ha incantato tutti con la sua musica, trasportando gli spettatori in un viaggio sonoro indimenticabile.
«Questo secondo appuntamento – scrive in una nota l’organizzazione del Teatro Minimo Boreale – non è stato solo un evento, ma una celebrazione della comunità e della collaborazione. Un progetto a più strati che ha visto la luce grazie all’impegno dell’associazione culturale no profit “Transumanza artistica” e che promette di continuare, con future iniziative che metteranno in risalto l’importanza dell’aspetto ludico e ricreativo nella terza età, soprattutto nei piccoli centri come Pennadomo».
Con questa serata, il Teatro Minimo Boreale non solo conferma il suo impegno nel promuovere l’arte e la cultura, ma si afferma come un punto di riferimento importante per la comunità, un luogo dove la bellezza e l’arte sono di casa e dove ogni evento è un’occasione per celebrare insieme la ricchezza della cultura locale.