CHIETI – Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Comando Provinciale di Chieti ha varato un piano mirato a contrastare la vendita di materiali scolastici non sicuri, contraffatti o dannosi per la salute degli studenti. Questa iniziativa mirata ha portato al sequestro di oltre 5.000 articoli di cancelleria in un’attività commerciale a San Giovanni Teatino.
I militari del Gruppo di Chieti, sotto la direzione del Tenente Colonnello Vito Casarella, hanno individuato e confiscato una vasta quantità di prodotti scolastici, tra cui penne, matite e glitter con collante, che rappresentavano un potenziale rischio per la salute degli studenti. Questi articoli non erano conformi agli standard di sicurezza richiesti dalla legge e non fornivano informazioni sufficienti per l’uso sicuro degli stessi, in violazione al D.lgs. n. 206/2005, noto come il “Codice del Consumo.”
L’irregolarità principale riguardava la mancanza di istruzioni in lingua italiana, informazioni adatte all’uso dei prodotti e dettagli sulle caratteristiche dei materiali. Questa mancanza di informazioni metteva a rischio i giovani studenti che avrebbero utilizzato tali articoli durante il nuovo anno scolastico.
In seguito all’ispezione, le Fiamme Gialle di Chieti hanno segnalato il rappresentante legale dell’attività commerciale alla Camera di Commercio di Chieti – Pescara per le violazioni amministrative relative alla sicurezza dei prodotti.
L’attività delle Forze dell’Ordine nell’ambito della campagna “Scuola Sicura” è parte di un impegno costante e capillare per garantire la sicurezza e la conformità nei mercati locali, nelle fiere e nei negozi. L’obiettivo è individuare potenziali casi di abusivismo, violazioni del Codice del Consumo e il commercio di prodotti contraffatti.
Il Comandante Provinciale delle Guardie di Finanza di Chieti, il Colonnello Michele Iadarola, ha sottolineato come questi risultati dimostrino l’attenzione costante della Guardia di Finanza nel proteggere i consumatori più giovani e assicurare un mercato equo in cui gli operatori onesti possano competere in modo leale.