LANCIANO – «Degrado e mancanza di organizzazione» denuncia il circolo Europa Verde Frentania durante le Feste di settembre appena concluse.
«Questi giorni di festa – scrivono in una nota i co-portavoce Rita Aruffo e Stefano Luciani – hanno ancora una volta messo in evidenza le mancanze di un’amministrazione stanca dopo appena 2 anni:
- un comitato messo in piedi “all’ultimo minuto”, la mancanza di candidati presidente, le risorse esigue, il dubbio sulla presenza degli ospiti a poche settimane dalle feste, le decisioni prese e poi rimodulate;
- lo spettacolo indecoroso della mancanza di servizi igienici, con le conseguenze facilmente immaginabili in ordine a quel che è accaduto per le strade di Lanciano nei giorni di festa;
- il paradosso delle autorizzazioni negate in centro città, per i banchetti per la raccolta firme su argomenti vitali, in spregio alle più elementari regole democratiche».
«Con la concomitante riapertura delle scuole, – hanno aggiunto – si è assistito a un vero e proprio caos, con decisioni prese all’ultimo minuto, altre non prese affatto, a scapito della salute e della sicurezza degli alunni. Dopo una settimana dall’inizio delle lezioni, apprendiamo che ci sarebbero ancora valutazioni da fare, come se la giunta di questa città avesse ignorato che le scuole a settembre avrebbero riaperto i battenti. Il parcheggio selvaggio ha raggiunto vette incredibili, con un primato di indifferenza di questa amministrazione, che ormai consente di parcheggiare ovunque, persino a ridosso di monumenti, senza alcun riguardo per quello che rappresentano per la città. Uno degli spettacoli peggiori in piazza dei Martiri lancianesi, dove ogni anno il 6 ottobre si celebra una cerimonia in memoria dei nostri eroi. Macchine parcheggiate su tutta l’aiuola fino a ridosso del monumento, in spregio a qualsiasi norma di buona educazione e di rispetto».
«In questo quadro emerge chiaramente una amministrazione, apatica e senza idee, che neanche prova ad organizzarsi. Una giunta – conclude Europa Verde Frentania – che guarda nostalgicamente al passato, con poca voglia di tendere ad un futuro che, per forza di cose, dovrà rendere questa città più moderna e più sostenibile».

