VASTO – La mostra “Stigma” è una creazione degli artisti Carla Cerbaso e Francesco Iacovetti.
”Stigma” si presenta come un racconto polifonico, polisemantico, polimorfo; è un organismo multiforme che proviene da un multiverso sapido di materiale onirico individuale e collettivo mescolato alla purezza rigorosa della geometria, alla magia dei simboli archetipici e alla realtà aumentata figlia della tecnologia di ultima generazione.
La mostra nasce dalla fusione di esperienze artistiche come “Cavità”, “Dune” e “Ascolta”, avvenute nel 2022-2023. Questi eventi hanno coinvolto elementi creativi diversi, come la creazione di abiti basati sulle opere e composizioni musicali per accompagnare i quadri. Gli interventi di realtà aumentata hanno aggiunto nuove dimensioni alle opere.
“Stigma” richiede un’attiva partecipazione dell’osservatore, che si perde tra dettagli intricati e costruzioni architettoniche. Gli artisti utilizzano diverse modalità di comunicazione, dalla pittura alla scultura, per esplorare profondità dell’anima e aprire porte su mondi interiori.
Questa mostra è un’esperienza che lascia il segno, grazie agli archetipi e ai simboli che popolano un universo onirico. L’arte metafisica, la geometria sacra e la psicanalisi sono solo alcuni dei riferimenti culturali rintracciabili in “Stigma”.
Le sculture in mostra parlano di Anima e di Animus, di amore e di tempo, e contribuiscono al messaggio complessivo della mostra.
“Stigma” è un’opera misteriosa e affascinante, che si offre all’osservatore con simboli di una sacralità antica e umana. È un segno creativo che continuerà a risuonare nella memoria di chi lo osserva.
Sarà possibile visitare l’esposizione nella Sala Bontempo di Palazzo d’Avalos fino al 24 settembre dalle 17:30 alle 22:30. Il vernissage il 18 settembre alle 18:30.