ATESSA – FIOM Abruzzo Molise e CGIL Abruzzo Molise hanno programmato per il 26 settembre prossimo alle 9:30 al Centro Agorà a Piazzano di Atessa un convegno interregionale dal titolo “Il futuro dell’automotive“.
«Ecco qualche dato per percepire l’importanza del settore industriale e specificatamente l’automotive sull’economia di Abruzzo e Molise: il PIL della regione Abruzzo vede il settore industriale pesare per il 20,4% di cui il 18,9% è riconducibile all’automotive; per la regione Molise l’industria incide per il 14,6% di cui l’11% legato all’auto», sottolineano i sindacati.
A cavallo tra Abruzzo e Molise c’è un territorio, la Val di Sangro, dove il settore automobilistico occupa circa 22mila metalmeccanici, e complessivamente nelle due le regioni ne operano circa 30mila.
«Come saprete – affermano FIOM Abruzzo Molise e CGIL Abruzzo Molise – oggi Stellantis è proprietaria di tutto il mondo FCA (ex FIAT) e allo stato attuale non ha ancora presentato un piano industriale concreto e di dettaglio per i vari insediamenti industriali presenti nel nostro Paese. Inoltre, una parte della politica e del sindacato ritengono che il problema del futuro dell’auto sia legato alla decisione europea di non produrre più motori endotermici a partire dal 2035 e che questo termine debba essere modificato».
«In realtà il problema vero è che, ad esclusione degli Usa, il resto del mondo, in particolare la Cina, – scrivono Alfredo Fegatelli, segretario generale Fiom Abruzzo Molise e Carmine Ranieri, segretario generale Cgil Abruzzo Molise – ha già deciso che il futuro dell’automotive sarà elettrico. Anche se la Commissione europea dovesse rivedere la propria posizione, l’elettrico dominerà il mercato dell’auto».
«La difficoltà di mettere a fuoco questa situazione e ad elaborarla sta creando pericolosi alibi che si traducono in mancati interventi a sostegno delle molte imprese presenti nei nostri territori, indispensabili per affrontare la transizione in atto. L’obiettivo del convegno è quello di sviluppare questi temi con il coinvolgimento di esperti del settore e la presenza della nostra struttura sindacale nazionale», conclude la nota.