Il giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale di Pescara ha emesso una misura cautelare che proibiva all’uomo di avvicinarsi alla vittima. Dopo la convalida dell’arresto, il questore ha rilevato l’irregolarità dello straniero sul territorio nazionale.
I Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR) giocano un ruolo fondamentale in questi casi. Si tratta di strutture in cui i cittadini stranieri sono trattenuti in attesa dell’esecuzione dei provvedimenti di espulsione.
La legge italiana stabilisce che gli stranieri trattenuti in questi centri devono essere assistiti e trattati con dignità. Il trattenimento può essere disposto per un periodo iniziale di 30 giorni, prorogabile fino a un massimo di 90 giorni. In casi eccezionali, questo periodo può essere prolungato di ulteriori 30 giorni.
Nel caso del 47enne straniero coinvolto nella violenza sessuale, il suo trattenimento presso un CPR è stato deciso dal questore di Pescara al fine di preparare il rimpatrio nel suo paese d’origine. Durante il suo soggiorno nel centro, verranno acquisiti tutti i documenti necessari per l’esecuzione dell’espulsione.