VASTO – L’altro ieri l’incidente probatorio al Tribunale per i minori dell’Aquila del caso di violenza sessuale accaduto a Vasto in un tardo pomeriggio di marzo 2023 in un’abitazione privata.
La giudice per le indagini preliminari (Gip), Cristina Tettamanti, ha ascoltato la vittima, una vastese di 14 anni, in presenza del suo avvocato difensore, Antonio Boschetti, dello studio legale di Vasto e di una psicologa.
La ragazza ha risposto «Non ricordo» alle diverse domande del gip. Il legale Boschetti ha evidenziato «lo stato confusionale in cui versava la minore al momento del reato perché sotto effetto di sostanze stupefacenti, tipo cannabis».
Gli indagati sono due minori, rispettivamente di 16 e 15 anni, che dovranno rispondere del reato di violenza sessuale. Coinvolta anche una ragazza 13enne e quindi non imputabile, secondo l’art. 97 del codice penale. I due adolescenti, invece, rischiano la reclusione da 6 a 12 anni. La vittima sarebbe stata costretta ad avere rapporti orali con uno dei due, mentre l’altro filmava la scena col cellulare e la 13enne incitava a compiere l’atto».
Quest’ultimo passaggio è proprio l’avvocato Boschetti a sottolinearlo, per il quale la fase dell’incidente probatorio si sta concentrando, insieme alla cessione della sostanza stupefacente, per assumere la prova che è stata «forzata dai compagni ad andare in una casa ed essere sottoposta ad atti sessuali». I ragazzi sono tutti di Vasto.