PESCARA – L’aeroporto d’Abruzzo, dopo aver vissuto l’incertezza legata alla chiusura del collegamento con Milano Linate operato dalla compagnia di bandiera Ita, si trova ora ad affrontare un’altra sfida: la possibile sospensione del volo Ryanair per Torino.
Sebbene non ci siano comunicazioni ufficiali al riguardo, sul sito della compagnia il volo non è più prenotabile dopo il 5 novembre, e alcuni passeggeri affermano di aver ricevuto messaggi che indicano la cancellazione del volo “per ragioni commerciali”. La Saga, la società di gestione dell’aeroporto, ha dichiarato di non aver ricevuto comunicazioni ufficiali in merito a questa situazione e quindi di non poter confermare o smentire la notizia.
Il presidente della Saga, Vittorio Catone, ha dichiarato: «Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalla compagnia, pertanto non possiamo né confermare né smentire la cancellazione del collegamento da e per Torino. Abbiamo appreso soltanto dai social e dagli organi di stampa dell’impossibilità di prenotare nuovi voli dal mese di novembre, ma non avendo ricevuto nessuna informazione ufficiale e diretta dalla compagnia preferiamo non esprimerci. Certamente sarà nostra premura avere un confronto con il vettore».
Questa notizia arriva in un momento già difficile per l’aeroporto d’Abruzzo, con il fermo stagionale di altri nove collegamenti operati da Ryanair verso varie destinazioni. Questi includono Alghero, Barcellona, Cracovia, Trapani, Malta, Praga, Varsavia, Memmingen e Dusseldorf. Il fermo di questi collegamenti stagionali rappresenta una perdita significativa per la connettività dell’aeroporto con altre importanti città europee.
Il deputato Luciano D’Alfonso ha commentato sarcasticamente questa situazione dicendo: «Il volo Pescara-Torino cesserà di esistere il prossimo 5 novembre. Dopo la scomparsa del collegamento con Milano Linate, l’Abruzzo perde un’altra destinazione fondamentale per la sua economia. Complimenti alla Regione Abruzzo». Ha inoltre evidenziato il fermo stagionale di altri collegamenti, sottolineando che l’aeroporto sarà sottoutilizzato per almeno sei mesi all’anno, il che solleva interrogativi sulla sua sostenibilità.
D’Alfonso ha anche notato la mancanza prolungata del direttore generale-accountable manager dell’aeroporto, una figura fondamentale per la sua gestione. Infine, ha espresso dubbi sulla priorità data dall’attuale presidente Marsilio all’aeroporto, suggerendo ironicamente che potrebbe essere interessato a trasformare la pista di atterraggio in un percorso per jogging, data la mancanza di attenzione verso una delle infrastrutture più cruciali della regione.