VASTO – Come già annunciato, il prossimo 7 settembre alle 17:30, nella solenne cornice della sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, si terrà la 1a edizione del Premio Luciano Lapenna. Un riconoscimento istituito dalla famiglia del compianto ex sindaco di Vasto, in collaborazione con l’Amministrazione e la locale sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi). Un premio già presentato lo scorso anno e che quest’anno si concretizza per la prima volta, facendo seguito ad un bando regolare al quale hanno preso parte sei giovani studiosi locali; il premio infatti è rivolto a quanti, fra i 18 e i 40 anni, vogliano cimentarsi in una seria ricerca storica sul territorio. Il vincitore o la vincitrice avrà in cambio un riconoscimento di mille euro.
Il premio, voluto in primis dalla consorte, la professoressa Bianca Campli, nasce dal desiderio di ricordare il marito non tramite la classica dimensione celebrativa che con il collocamento di un busto, o con l’intitolazione di una piazza o di una strada resta fine a se stessa, ma contribuendo economicamente allo studio del territorio nella memoria di Luciano Lapenna.
Questo significa che ai giovani ricercatori è stato chiesto di presentare uno studio di storia locale relativo ad un arco di tempo che vada dal 1940 ad oggi. La giuria – composta dallo storico Marco Patricelli, in qualità di presidente, dal professore Gianni Orecchioni, presidente della casa editrice Rocco Carabba di Lanciano, dalla professoressa Gabriella Izzi Benedetti, presidente della Società di Storia Patria, e dalla professoressa Bianca Campli, moglie di Luciano Lapenna, da Nicola Della Gatta, assessore alla Cultura del Comune di Vasto e da Domenico Cavacini, presidente dell’Anpi Vasto – ha già valutato gli elaborati e durante la cerimonia ne proclamerà il risultato.
Il ricordo dell’ex sindaco, invece, sarà affidato a Gian Paolo Rosato, primo cittadino di Taranta Peligna, che con Lapenna strinse un legame d’amicizia sin da giovane.
«Parlare di Luciano – dice la moglie – consiste nel parlare di un mediatore, persino irritante per la sua testardaggine nel trovare un punto di incontro, fra pluralità di voci e di incontri. E questo è un modo che non banalizza il ricordo di Luciano nel suo impegno per la collettività».