ABRUZZO – Nelle casse dei contribuenti, imprese, banche e intermediari, si accumulano 52,1 miliardi di euro di crediti relativi a superbonus e bonus minori. In Abruzzo, al 30 maggio 2023, sono stati completati oltre 11.000 cantieri con investimenti ammessi a detrazione di oltre 2 miliardi di euro, ma si è anche raggiunto un record di crediti incagliati che supera gli 800 milioni di euro.
L’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (Ance) rileva che la maggior parte di questi crediti appartiene a imprese e contribuenti che necessitano urgentemente di liquidare le somme per garantire la continuità dei lavori e prevenire il fallimento. Questa situazione è stata innescata dalla frenata nel novembre 2022 e dal successivo blocco da parte di istituzioni come Poste, Cassa Depositi e Prestiti e banche. Queste restrizioni sono state influenzate dalle nuove norme anti-frode, che, secondo Ance, hanno solo appesantito il settore.
Un colpo ulteriore è stato dato dal Decreto Legge 11 del 16 febbraio 2023, che ha vietato agli enti pubblici l’acquisto di crediti da bonus edilizi, eliminando così l’ultima possibilità di salvataggio per le imprese locali.
Secondo Ance, i bonus edilizi, inizialmente pensati per sostenere la crescita economica sostenibile, stanno ora contribuendo a una crisi economica e sociale. L’associazione chiede una soluzione nazionale per sbloccare i crediti e proteggere il settore delle costruzioni.
Infine, Ance fa riferimento a un progetto di legge regionale che mira a promuovere l’acquisto di crediti fiscali da bonus edilizi da parte di enti collegati alla Regione. Tuttavia, l’associazione ritiene che la questione debba essere affrontata a livello nazionale.