SAN SALVO – La violenza maschile contro le donne ha una matrice culturale. Gli avvenimenti riportati dalle cronache di questi ultimi giorni ne sono una triste conferma. Lo stupro di gruppo, il corpo della ragazza esposto in un allestimento per banchetto come merce da consumare, le parole spese per tentare di giustificare le scelte di chi ha agito o ordinato la violenza, legittimano e alimentano altra violenza.
«Per fermare la violenza contro le donne è fondamentale promuovere la cultura del rispetto, della cura e attenzione nei confronti del bisogno dell’autodeterminazione delle donne, – si legge in una nota dell’associazione Dafne di San Salvo -. È inoltre importante far conoscere i servizi di contrasto della violenza esistenti sul territorio, presidi vitali per molte donne che chiedono di essere aiutate ad affrancarsi da relazioni violente».
«Noi di Dafne – prosegue la nota – quest’estate abbiamo scelto di far conoscere i nostri servizi portando le nostre attività tra la gente e promuovendo, in collaborazione con il Comune di San Salvo, il ciclo di appuntamenti di “Viva la Vida“.
Questa sera ci sarà l’ultimo appuntamento alle 19 sul lungomare di San Salvo marina, tra il lido Controvento e L’Ancora. Ci sarà la Piccola Underground Orchestra e una degustazione di vini EVA Patch, a cura dell’AIS (Associazione italiana sommelier) Abruzzo, progetto nato in collaborazione con una cantina abruzzese che consente il reinserimento lavorativo e l’autonomia delle donne in uscita da vissuti di violenza».
È un’occasione per “Dire No alla violenza maschile contro le donne” e far conoscere lo sportello Antiviolenza Frida della città di San Salvo, il centro Antiviolenza DonnAttiva di Vasto e quello Dafne di Lanciano, sensibilizzando la comunità alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere, sostenere le donne vittime di violenza, per supportarle nella scelta di affrancarsi da relazioni violente e rispettarle per la loro capacità di autodeterminazione.