VASTO – Ieri sera, presso l’incantevole cornice dell’Arena Morricone di Vasto, si è svolto un evento musicale che ha riunito amanti della musica, desiderosi di immergersi in un viaggio emozionante attraverso le canzoni dell’indimenticato Lucio Battisti.
Organizzato dall’associazione di promozione culturale Grido CineTeatro, “Mogol meets Angelo Valori & Medit Voices: Mi ritorni in mente” ha rappresentato uno dei momenti clou del Grido d’Autore Festival, riscuotendo un grande successo di pubblico e riscaldando i cuori di tutti i presenti.
L’evento, patrocinato con entusiasmo dall’assessorato alla cultura, ha visto la collaborazione straordinaria tra il celebre autore Giulio Rapetti, noto con il nome d’arte Mogol, e Angelo Valori accompagnati dalla potente e coinvolgente performance dei Medit Voices. L’obiettivo era semplice ma ambizioso: rivivere e far rivivere le emozioni che solo le canzoni di Lucio Battisti sanno suscitare.
Mogol, figura centrale nella genesi delle canzoni del talento romano, ha regalato al pubblico preziose informazioni su come ogni singola canzone sia nata e si sia evoluta. In particolare, le storie di alcuni brani intrisi di romanticismo e verità umane hanno acceso i riflettori sul processo creativo dietro i testi intramontabili.
“Giardini di marzo”, ad esempio, è stata spiegata da Mogol come un ritratto dei suoi ricordi e della sua infanzia, quando il gioco a pallone era sovrano e l’arrivo del gelataio era atteso come un momento di puro piacere. Il brano, ormai adottato dai tifosi della Lazio, si è rivelato un’ancora di nostalgia per un passato colmo di innocenza e semplicità.
“Fiori rosa fiori di pesco” è stata presentata come un inno all’amore e al valore di una persona cara, mentre “Amarsi un po’” ha mostrato il lato più profondo dell’amore, quell’affetto che va oltre le apparenze e richiede impegno costante. L’esperienza dell’amore, come Mogol ha spiegato, non è solo nell’attrazione iniziale, ma nella volontà di essere l’uno il sostegno dell’altro.
Una menzione speciale è stata riservata a “Una donna per amico“, brano che ha radici nelle emozioni personali di Mogol. Questa canzone fu scritta per un’amica di nome Adriana e racconta della complessità delle relazioni interpersonali, del legame speciale tra amici e delle sfumature dell’amicizia.
Il culmine della serata è stato raggiunto con l’iconico “Il mio canto libero“, una canzone che ha una storia personale travagliata dietro di sé. Il paroliere ha condiviso il racconto di un amore perduto e di una nuova scoperta di se stesso, tutto intrecciato nella melodia inconfondibile di questa canzone intramontabile.
L’evento “Mogol meets Angelo Valori & Medit Voices: Mi ritorni in mente” ha dimostrato ancora una volta come la musica possa essere un ponte tra il passato e il presente, un modo per condividere emozioni e esperienze umane universali. L’Arena Morricone di Vasto è stata la cornice perfetta per la serata, in cui la musica di Lucio Battisti è risorta con una nuova vitalità.
Foto di Danylo Spiriukhin