SANT’EUSANIO DEL SANGRO – Immerso nel verde rigoglioso del giardino storico della Casa Museo “Cesare De Titta” a Sant’Eusanio del Sangro, il Teatro Minimo Boreale ha aperto le porte nella serata del 16 agosto, diventando immediatamente un simbolo di condivisione culturale e artistica.
La realizzazione di questo spazio, coordinato dal professor Vittore Verratti, è frutto della collaborazione di numerosi organizzatori, artisti e appassionati che hanno unito le loro forze e visioni. L’obiettivo era chiaro: creare un luogo dove l’arte, la letteratura, il teatro, la scienza, la musica e la cultura potessero trovare una casa, un luogo dove poter dialogare e crescere insieme.
La serata inaugurale ha offerto un assaggio di ciò che il Teatro Minimo Boreale intende proporre. La performance “La Ninfa Maia d’Amor Colpita” di Luciano Emiliani, magistralmente accompagnata dalle note di Dario Impicciatore, ha trasportato gli spettatori in un viaggio emotivo. La lettura di Icks Borea, che ha interpretato le parole di De Titta, e l’intervento musicale di Claudio Di Toro rappresentando Anemamé in ALSOUND hanno ulteriormente arricchito l’esperienza, mostrando la ricchezza e la diversità delle espressioni artistiche e letterarie che il teatro ospiterà.
Data la natura intima e accogliente del Teatro Minimo Boreale, l’accesso alla serata era su invito, per garantire il rispetto delle capacità limitate del luogo e offrire un’esperienza ottimale a ogni ospite presente. Tuttavia, la scelta di trasmettere l’evento in diretta streaming ha sottolineato l’importanza della condivisione e dell’inclusività, permettendo a un vasto pubblico di sentirsi parte integrante della serata.
Guardando al futuro, il Teatro Minimo Boreale si preannuncia come un punto di riferimento per Fiorinvalle di Terra D’Oro, un luogo dove artisti, scrittori, attori, studiosi, musicisti e appassionati possono incontrarsi, scambiare idee e costruire insieme un panorama culturale sempre più ricco e variegato.