L’AQUILA – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha esaminato 36 leggi delle Regioni e delle Province autonome. Tra i testi oggetto di analisi del governo, anche la legge della Regione Abruzzo del 9 giugno scorso relativa alle “Misure per il potenziamento dello screening di popolazione sul tumore mammario e istituzione del programma di valutazione del rischio per pazienti e famiglie con mutazioni geniche germinali“.
Lo dichiara con una nota la Regione stessa che «grazie al lavoro di revisione degli uffici consiliari e all’impegno correttivo assunto dal presidente della Giunta regionale, – aggiunge – sono state superate le osservazioni del governo nazionale tutelando l’impianto generale del testo normativo, consentendo la non impugnazione della legge. In particolare, la norma istituisce il programma di “consulenza genetica oncologica”, assicurato a tutte le persone affette da tumore della mammella e dell’ovaio o – precisa la nota – a rischio per una predisposizione di tipo familiare, allo scopo di programmare eventuali misure di sorveglianza clinica e strumentale, nel rispetto delle linee guida nazionali e internazionali».