SAN SALVO – L’energia giovanile, la fede e la diversità culturale si sono fuse durante la 37ª Giornata Mondiale dei Giovani, che si è tenuta a Lisbona dal 1° al 6 agosto. Questo incontro ecumenico, che ha riunito circa un milione e mezzo di giovani da tutto il mondo, ha svolto un ruolo cruciale nell’ispirare, condividere e rafforzare i valori fondamentali della gioventù contemporanea.
La Giornata Mondiale dei Giovani riunisce i giovani cattolici, offrendo loro l’opportunità di riflettere sulla loro fede, condividere esperienze e creare legami significativi. Ovviamente i giovani pellegrini non si recano da soli all’incontro, ma accompagnati dai propri vescovi e sacerdoti, come chiese locali dell’unica Chiesa. Una Chiesa “pellegrina per il mondo sulle strade dell’umanità che, annunciando il Vangelo di salvezza, porta all’uomo il perdono e la grazia, nella gioia dell’abbraccio fraterno tra i popoli e le generazioni, abbraccio di riconciliazione e di pace, abbraccio di una nuova fraternità missionaria”, come ha evidenziato il Santo Padre.
Ciò che generalmente colpisce di più i vari giovani – e lo si evince anche dalle parole del giovane Lorenzo, della parrocchia di San Nicola vescovo di San Salvo che, ogni giorno, ci inviava un resoconto del viaggio -, è la grande veglia del sabato sera con il papa. Al termine di essa, infatti, tutti hanno dormito all’aperto nei sacchi a pelo, in attesa della Santa Messa conclusiva del giorno successivo.
Tornare a casa, poi, non significa dimenticare o, ricordare semplicemente ciò che è stato, sarebbe troppo comodo e troppo semplice, quasi si volesse tornare ai propri confort e alla propria “divano-felicità”, come disse già il santo padre nella GMG di Cracovia del 2016. La sfida è, invece, mantenere vivo quello spirito missionario che deve valicare timori e paure per portare Cristo ai lontani. Infatti, papa Francesco, concludendo l’omelia della celebrazione conclusiva del 6 agosto scorso, ha rivolto ai giovani questo messaggio: “Vorrei guardare negli occhi ciascuno di voi e dirvi: non temete, non abbiate paura. Di più, vi dico una cosa molto bella. Non sono più io, è Gesù stesso che vi guarda ora, vi guarda, Lui che vi conosce, conosce il cuore di ognuno di voi, conosce la vita di ognuno di voi, conosce le gioie, conosce le tristezze, i successi e i fallimenti, conosce il vostro cuore. E oggi Lui dice a voi, qui, a Lisbona, in questa Giornata Mondiale della Gioventù: non temete, non temete, coraggio, non abbiate paura!”.