VASTO – Lieta sorpresa per la costa della provincia di Chieti che stamane s’è vista citata su Il Giornale e il suo sito. Il quotidiano nazionale, di stampo milanese, le ha infatti dedicato un articolo a firma di Angela Leucci, a caccia delle 5 spiagge più belle.
Protagonista la Costa dei Trabocchi e i suoi borghi. Approfondimento sulle antiche – quanto mai curiose – macchine da pesca presenti in questa zona, qualcuna in Molise e nella provincia di Foggia in Puglia. «Si tratta di un’usanza interessante, – scrive Angela Leucci – che affonda le proprie radici nella tradizione, ma che si presenta oggi non soltanto come un retaggio del passato ma anche e soprattutto come un processo di approvvigionamento funzionale e funzionante».
Nomina «Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro, Fossacesia, Casalbordino, Vasto, Punta Aderci, San Salvo, tutte in provincia di Chieti. Qui si trovano le cale e i lidi più disparati, tutti caratterizzati per l’appunto dai trabocchi: a un occhio che non conosce il fenomeno possono apparire dei bizzarri moli artigianali, ma dietro essi c’è una lunga storia, dato che, secondo una vulgata, sarebbero d’origine fenicia».
Bellezze che agli occhi di coloro che non le vedono tutti i giorni rimbalzano e restano intatte nella memoria per il fascino che emanano. L’articolo prosegue con la visita ai borghi e alle spiagge di questo territorio.
A Ortona «l’acqua digrada dalle sfumature cristalline del verde e del blu, – racconta la giornalista – tra scogli affioranti: qui la natura appare selvaggia ma non brulla, refugium e porto per coloro che vogliono rilassarsi prendendo il sole e facendo il bagno. Non mancano suggestivi lungomare artistici e romantici».
«Vasto, tra sabbia e scogli, possiede spiagge ancor più selvagge, in cui la vegetazione si trova a due passi dalla battigia. Un paesaggio da cartolina che ben si sposa con una cittadina dalle grandi bellezze artistiche e dalle bontà enogastronomiche: qui, dove la pesca è una delle basi dell’economia tradizionale, si possono gustare nei ristoranti locali tantissime pietanze di mare».
«A Punta Aderci, che si trova nel territorio di Vasto, – continua Leucci – si trova un’omonima Riserva naturale caratterizzata da una vivace e interessante biodiversità. Qui si possono trovare chilometriche spiagge sabbiose in corrispondenza di coste frastagliate punteggiate da promontori. L’accesso alla Riserva, della quale fanno parte delle spiagge, è libero, ma se si desidera una visita guidata bisogna prenotare. Sul sito ufficiale ci sono tutte le informazioni, comprese le prescrizioni sui comportamenti che si possono o non si possono adottare in loco».
Risalendo a nord «grandi e piccoli ciottoli oppure sabbia – prosegue – a San Vito Chietino con, alle spalle, una deliziosa cittadina che si sviluppa in altezza, dove le case sembrano risalire una collina verdeggiante e ricolma di vegetazione profumata. Le acque sono di colore tra il verde e il turchese, donando al paesaggio un tocco di esotismo perfetto per gli scatti su Instagram».
L’articolo si conclude con Rocca San Giovanni – the last but not the least, direbbero gli inglesi, cioè l’ultima ma non la meno -, bella e interessante località che rientra nel circuito dei borghi più belli d’Italia (questo però è sfuggito al quotidiano milanese). «Coste frastagliate ma sempre accompagnate da spiagge di sabbia bianca finissima sono le spiagge. Fare il bagno qui è un’esperienza atavica di ricongiungimento con la natura, come voltarsi a guardare la riva, mentre si nuota, per ammirare la folta e coloratissima vegetazione alle spalle dei lidi».
Un patrimonio inestimabile che la natura divina (per chi è credente) ha donato a questa parte dell’Abruzzo e che ai suoi abitanti, cioè noi, spetta preservare e custodire con sapienza e lungimiranza affinché ogni giorno di qualsiasi anno a venire chiunque si trovi a visitare la Costa dei Trabocchi, possa usare queste parole.