VASTO – Le parole di Giancarlo De Nicola, portavoce del comitato ”Amici degli Alberi” in merito alle rimozioni in località Canale, a Vasto.
”Niente da obbiettare, ovvio, sulla rimozione di manufatti e altro operata dal Comune in località Canale. Una cosa però ci sorprende… anzi due… anzi tre.
- L’area pare essere diventata ora un parcheggio per chi frequenta quella spiaggia (lo diventerà ancora di più con il taglio dei cipressi?) e ciò non ci sembra proprio una buona alternativa alla occupazione abusiva di cui prima. Auto al posto di manufatti irregolari: uno scambio ecologicamente mortificante!
- L’abbattimento dei cipressi – per quanto pare giustificato da una piantumazione su una servitù di passaggio irregolare – ma in tempi velocissimi rispetto alla pubblicazione sull’albo pretorio della relativa ordinanza (record che non ha riscontri in altri atti!) è tristemente coerente con gli altri tagli che il Comune dedica ai nostri “fratelli” alberi. Purtroppo la coerenza non sempre è una virtù. E, inoltre, erano anch’essi, come i pini, ”cipressi dispettosi”?
- II “parco benedettino” – così ha detto il Sindaco per la destinazione di quell’area, dopo quello “francescano” in altro luogo – sono due percorsi misteriosi da inquadrare evidentemente nelle vicende non comprensibili a noi laici e che, forse, vorrebbero beatificare la città in un originale percorso di redenzione da non si sa bene cosa. Forse ci sono tanti peccati da scontare per questa territorio o, forse, si vuole compensare cosi la furia iconoclasta contro gli alberi della città. Quest’ultima sarebbe già una minima presa di coscienza, in qualche modo coerente ai richiami religiosi di cui prima… Chissà?
Infine e molto laicamente ci permettiamo far notare che non è il caso di scomodare “benedettini” e “francescani”, ordini religiosi così legati alla natura: soprattutto il “fratello albero” di (san)francescana memoria stona con le velocissime motoseghe”.
Disamine giusta anzi giustissima…..