VASTO – Questa mattina, a Palazzo d’Avalos, la conferenza stampa di presentazione della mostra di arte contemporanea su Piero Gilardi, dal titolo “Rigenerare la natura”.
A curare l’esposizione il professor Lorenzo Canova – un nome una vocazione, si direbbe, se pensiamo al grande scultore neoclassico Antonio Canova – docente di Storia dell’Arte Contemporanea, presso l’Università degli Studi del Molise, promotore invece Giorgio di Michele Marisi della Galleria d’Arte Moderna Sangallo a cui appartengono parte delle opere, altre provengono da privati.
Canova, presentando l’autore e la sua attività, ha fatto riferimento ad un’arte che non esula dalla vita delle persone, anzi, «esce dalle pareti ed entra nella loro vita. Quella di Gilardi, infatti – ha proseguito il professore -, è una generazione che ha rischiato, utilizzando materiali che non erano considerati degni dell’opera d’arte. Si è trattato certamente di un modo molto provocatorio di fare arte in dialogo con la Pop Art, in una visione di scambio tra arte evita».
Gilardi è, quindi, sinonimo di una modernità positiva grazie all’uso dei nuovi materiali, come il poliuretano che, nella vita di tutti i giorni, vediamo impiegato in lavori di muratura, ad esempio. L’artista, recentemente scomparso (3 marzo 2023), è da considerarsi uno dei maggiori esponenti internazionali avanguardisti della generazione anni Sessanta.
Per Sangallo Arte Moderna è, infatti, motivo di orgoglio poter organizzare questa mostra che da stasera fino al 24 settembre sarà aperta al pubblico: non solo opere in poliuretano espanso di cui si segnalano i tappeti naturali ed i “sedilsassi”: un connubio fra arte e design, ma anche opere in tecnica mista su carta. A corredo della conferenza di presentazione l’intervento dell’assessore alla cultura, Nicola Della Gatta.