L’AQUILA – Si stanno svolgendo le iniziative WWF a favore dell’Orso marsicano in diverse modalità e in molte zone dell’areale di presenza della specie. Ad Anversa degli Abruzzi, nella Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Gole del Sagittario si sono conclusi i primi due campi famiglia previsti nell’ambito della campagna Orso 2×50 del WWF Italia e si aspettano nuovi volontari per i prossimi due turni. Le famiglie accompagnate dalla direttrice dell’Oasi Sefora Inzaghi e dalla guida esperta Samuele Giancarlini potranno vivere un’esperienza di conoscenza della specie in modo alternativo dando il proprio piccolo e consapevole contributo attraverso l’impegno sul campo in diverse attività di conservazione, comunicazione e sensibilizzazione, ma anche avvicinandosi a nuove realtà e visitando luoghi meravigliosi, il tutto condito dal piacere di farlo assieme alla propria famiglia.
Nei paesi del Parco Nazionale della Maiella è, invece, possibile incontrare volontari ed esperti dell’area protetta e del WWF che nella “settimana dell’orso” organizzano – grazie al progetto LIFE “Arcprom – Bentornato Orso Gentile” – incontri per facilitare la migliore convivenza tra attività umane e presenza di questa specie. Per ogni tappa, dalle ore 10:00 un team di volontari del WWF diffonderà le corrette conoscenze sull’Orso e sulla sua presenza nei territori del Parco, distribuendo materiale informativo a famiglie e turisti. Dalle 16 alle 19 saranno svolte attività per adulti e giochi per bambini: il gioco dell’orso, teatrino dell’orso, area lettura e disegno. Le prossime tappe sono: Lama dei Peligni domani; Campo di Giove 5 agosto; Pescocostanzo 6 agosto. A partire da ieri fino al 6 agosto sarà presente anche una postazione informativa all’uscita del sentiero Valle dell’Orfento a Caramanico Terme. Inoltre, il 5 agosto a Campo di Giove sarà organizzata un’iniziativa serale per osservare stelle e pianeti con esperti astrofili del Parco della Maiella e del WWF lungo il Sentiero dell’Orso, inaugurato lo scorso anno.
«Le azioni descritte – commenta Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo – sono volte soprattutto a far conoscere una specie tanto preziosa come l’Orso marsicano e a dare indicazioni sui corretti comportamenti da tenere in caso di incontro e in generale per una convivenza possibile. Ancora oggi si assiste infatti troppo spesso a iniziative errate e dannose per la specie anche nei territori storici di presenza e c’è ancora molto bisogno di incontrare e parlare con le persone».
Nei giorni scorsi, ad esempio, si è tenuto a Villalago l’Eurotrial 4×4, iniziativa sulla quale la sezione locale del WWF Abruzzo montano era intervenuta chiedendo agli Enti preposti al controllo del territorio spiegazioni e un intervento in merito. Un evento che ha comportato la presenza di diversi mezzi motorizzati in un’area appena al di fuori del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e di accertata presenza dell’Orso: l’orsa Amarena con i suoi cuccioli era stata per lungo tempo nel Comune di Villalago. O anche l’episodio, prevedibile, dell’Orso che ha visitato il campo scout a Lecce dei Marsi, in una località, quella della Guardia, anch’essa appena fuori dai confini del Parco, che più volte le Associazioni hanno segnalato come delicata chiedendo maggiore attenzione anche per lo svolgimento dei campi scout.
È dunque più che mai necessario continuare a ricordare i comportamenti giusti da tenere quando si va in natura. In montagna è possibile (per fortuna) incontrare animali selvatici. Siamo noi che entriamo nei territori da loro frequentati e così come ci si prepara pensando a quale abbigliamento utilizzare, alle caratteristiche del percorso, alla disponibilità di acqua, allo stesso modo si devono conoscere i comportamenti da tenere per il rispetto degli animali. Del resto è come se in città ci si meravigliasse che quando si attraversa la strada bisogna guardare a destra e sinistra, fermarsi agli stop, in inverno usare gomme termiche o avere catene a bordo, perché ci si meraviglia solo se quando si va in un ambiente naturale e bisogna rispettare qualche regola?
«In generale – conclude Filomena Ricci – bisogna che tutti, enti, associazioni, cittadini, siano consapevoli che la presenza dell’Orso sui nostri territori è un grande vanto e un grande privilegio, ma anche una grande responsabilità che ogni tanto comporta qualche piccola rinuncia, come quella di valutare e scegliere con molta attenzione le attività, anche turistiche, da programmare nelle terre dell’Orso».