VASTO – «Aiutatemi a liberare questa città dall’abusivismo», è l’appello accorato del sindaco di Vasto, Francesco Menna, che stamane ha dato l’avvio al secondo sgombero in località Canale.
Dopo quello del 28 novembre scorso, sono oggi cominciate le operazioni di abbattimento delle recinzioni di un terreno di grandi dimensioni sul quale si trova un’abitazione adibita a Bed & Breakfast, la cui insegna porta la scritta “Villa Diamante”. La casa rimane, tutto il resto torna in mano alla Provincia, legittima proprietaria subentrata a Ferrovie dello Stato.
Tre ruspe e una folta squadra del Comune per riappropriarsi di un terreno demaniale che guarda al mare, su una delle località più belle della costa vastese. Il comandante della polizia municipale, Giuseppe Del Moro, ha spiegato e mostrato tutta l’area insieme all’agente Matteo Vitale, in parte già ripulita dal proprietario dell’abitazione di rimesse e materiali di risulta. C’è da riprendere in mano da parte della collettività tutta questa zona che per circa 40 anni è stata appannaggio di un privato cittadino che ne ha fatto uso e consumo e che ancora, in parte, ne rivendica l’utilizzo.



«La legge non consente usucapione sul demanio, – ha ricordato il comandante Del Moro -. Si procederà quindi soltanto ad assicurare il diritto di passaggio».
«Sono 40 anni di abusivismo – ha detto Menna al primo sgombero – che vogliamo finalmente interrompere per realizzare un Parco benedettino, ecosostenibile, pubblico, a disposizione di tutti, con chioschi in legno e panchine. Ho firmato io stesso un’ordinanza sindacale per togliere tutto e liberare dalla strada catene e vincoli di proprietà perché non c’è alcuna proprietà, se non quella pubblica».
A farne le spese, loro malgrado, alcuni cipressi piantati per circoscrivere l’area. Molti curiosi sulla Statale 16, il cui affaccio è ora coperto dalla vegetazione. Dopo i lavori di sgombero, sarà visibile la costa e il suo mare. «L’abbattimento sarà valutato caso per caso», ha sottolineato Francesco Marsico, forestale addetto alla manutenzione del verde del Comune di Vasto. Lecci, alberi da frutta, ulivi, lotus e pini mediterranei resteranno dove sono. Saranno invece rimossi alberi rinsecchiti e agavi, piante grasse belle da vedere, ma pericolose per le sue grosse foglie spinose».



Ci vorranno almeno un po’ di giorni, salvo imprevisti, per sgomberare l’area da materiale di risulta, gazebo e cassoni esterni per l’acqua. Ruspe fin sotto alla spiaggia per ripristinare la legalità. Lo Stato, anzi la Provincia, torna con forza a rivendicare terreni di sua proprietà. Mentre gli operai del Comune lavorano, il primo cittadino lascia la zona per partecipare a una riunione per altri “espropri“.
Alla domanda «se in qualità di presidente della Provincia oppure di sindaco, Menna risponde «Entrambi!», ma non si sbilancia. Il che fa intuire che la zona è sempre la stessa, tant’è vero che lasciando la Statale, in direzione nord, s’intravede fra gli arbusti a sinistra, quasi a bordo strada, una ruspa all’opera.
La riconquista di Canale è in pieno svolgimento.





