VASTO – «La scoperta del vero tesoro» è il grande messaggio che oggi ci viene consegnato.
Il Vangelo di Matteo continua a parlare del Regno dei cieli attraverso immagini e parabole, simile a un tesoro nascosto. E un uomo che lavora nei campi, lo trova ma vuole essere sicuro di poterne diventare padrone. Quel tesoro vale più di ogni altra cosa, vera scoperta della vita di Dio che ci viene incontro e ci sorprende. Dio che può dirigere i nostri passi se noi gli diamo il permesso di scoprire insieme la vita piena.
Così la seconda immagine è quella di una perla preziosa, di cui un mercante va alla ricerca e trovata, vende tutto il resto. La scoperta c’è sempre, ma qui è sottolineata la dimensione di una ricerca. Ancora una volta bisogna fare una scelta: lasciarsi dietro alle spalle ciò che inevitabilmente non può avere lo stesso valore.
Dobbiamo imparare da questa parabola a dare il giusto valore alle cose e restituire a Dio quel valore inevitabile perché Egli in fondo ci viene continuamente a cercare. In fondo Egli non si arrende all’idea di vederci schiavi di noi stessi, del male e del nostro egoismo. Egli sa che siamo preziosi: in fondo, noi siamo il suo tesoro.
La terza immagine che il Vangelo di Matteo ci consegna, è una rete gettata in mare che raccoglie tutti i tipi di pesce. Qui c’è una ricerca di Dio continuamente, una speranza, una fiducia. Ma alla fine bisognerà separare i pesci buoni che, appunto, nutrono quelli cattivi che non servono a nulla.
In fondo, quando abbiamo scoperto il tesoro di Dio, scopriamo anche il tesoro della vita. E impariamo a fare della nostra vita un dono agli altri. Perché sia davvero riscattata la dignità dei fratelli e delle sorelle. La vita del credente nutre la vita degli altri. E quindi possiamo diventare quei pesci buoni che servono e si mettono al servizio dei fratelli e delle sorelle. Così, in fondo, scoprono la bellezza di una vita-dono, a immagine di quella di Dio.
Il racconto di oggi si conclude con un riferimento agli scribi. «Ogni scriba divenuto discepolo nel Regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Dunque, imparare dallo scriba a rileggere la Sacra Scrittura come guida, riferimento nel quale riscopriamo il valore di ogni cosa che ci circonda. Impariamo a viverla con lo spirito di benedizione e di gratitudine facendo della nostra vita una storia bella, buona e beata: una storia con Dio.
Buona domenica a tutti!