VASTO – Dopo i danni da blackout, la difesa. È un po’ il senso dell’incontro di stamane in Municipio con le associazioni di categoria e le sigle sindacali che insieme hanno fatto il punto della situazione con giunta e avvocatura per stabilire le azioni legali da intraprendere. Mancavano all’appello le associazioni dei consumatori.
Nella settimana scorsa Vasto by night è stata una città al buio per tre sere di fila, in piena estate. L’aggravante di essere “località turistica” ha peggiorato le cose. «La città registra circa 150-200mila presenze nella stagione marina», ha detto il sindaco Francesco Menna.
Commercianti di prodotti freschi e facilmente deperibili avviliti, anziani boccheggianti per l’eccezionale ondata di calore, neonati piangenti più del solito e persone fragili attaccate a respiratori domiciliari che di aria proprio non ne avevano da dare. Il 22 luglio è stato il clou: la maggior parte dei quartieri cittadini ha vissuto quasi un’intera giornata senza elettricità, né acqua né rete telefonica. Tanto che dopo le minacce di diffida all’Enel da parte del sindaco, sono arrivati a Vasto delle stazioni di potenza e oltre 100 dipendenti Enel da ogni dove per placare la disperazione di residenti e turisti.
Il primo cittadino nell’incontro odierno ha ricordato gli attimi concitati vissuti in quel maledetto pomeriggio. Fuori uso gli uffici del Comune, forze dell’ordine e protezione civile. «Solo verso le 18-18:30 siamo riusciti a realizzare qualcosa, costretti – ha raccontato – a fare il Centro operativo comunale d’emergenza (Coc) in Commissariato perché alimentato con un generatore elettrico autonomo. Saltati i ponti radio della telefonia mobile», il caldo e il nervosismo alle stelle.
Di quella infausta giornata, Menna ha detto di aver ricavato l’impegno di Enel distribuzione a venire in città nel mese di ottobre per illustrare il progetto di un Centro satellite, cuore unico pulsante di elettricità in grado di fornire tutta Vasto. «Per evitare l’effetto domino subìto», ha specificato. Un investimento in cantiere già da dicembre 2021- ma mai partito – quando Comune e società di servizio elettrico hanno firmato l’atto di vendita di un terreno situato in via Don Milani, nei pressi del Palazzetto dello sport. Atto notarile al quale è stato aggiunto quest’anno, a febbraio, una delibera di giunta per la cessione di un altro pezzo di proprietà comunale per l’ampliamento del progetto.


Oggi si sta lavorando ancora per riparare la rete cittadina. «In altre parti d’Italia – ha proseguito Menna – sta accadendo la stessa cosa a causa dell’aumento di uso energetico dovuto al surriscaldamento. «Tengo a precisare – ha sottolineato il primo cittadino – che ciò che ha impedito la tempestività di interventi incisivi è stata l’assenza di informazione da parte dell’Enel. Nessuna comunicazione o avviso».
Il sindaco di Vasto ha concluso ribadendo che «il verbale del Coc non è stato ancora chiuso». Manca la parte relativa alla concomitante interruzione idrica dovuta alla rottura dell’adduttrice di Fresagrandinaria. L’incontro si è chiuso con l’apertura di un tavolo tecnico per individuare le azioni legali da avviare per il ristoro dei danni subìti dalle attività economico-turistiche. Azioni, le cui modalità di svolgimento sono state chieste a gran voce da Patrizio Lapenna di Confesercenti. E che il tavolo tecnico darà risposte nel corso della giornata.
Restano i diversi i vastesi ai quali non funziona più il frigorifero, la lavatrice o il cancello di casa. I cali di tensione hanno fatto danni anche ai privati, non solo alle attività economiche. La situazione, ma soprattutto l’epilogo di essa, fa ricordare l’eccezionale grandinata del 10 luglio 2019. Cinque minuti scarsi e non si è capito più nulla: vetri frantumati, auto ammaccate, tetti e rivestimenti dei palazzi bucati come se fossero stati bombardati. A costoro, chi li risarcisce?
L’Enel ha diffuso questi link per poter accedere alla richiesta di ristoro dei danni: https://www.e-distribuzione.it/servizi/Pratiche-e-comunicazioni/richiesta-di-rimborso.html# oppure https://www.e-distribuzione.it/servizi/Pratiche-e-comunicazioni/indennizzi.html.
Vittorio Melone, già presidente del Consiglio dell’Ordine del Foro di Vasto, ha ricordato che «bisogna stabilire il nesso causale tra l’interruzione di energia elettrica e il danno ricevuto». L’onere della prova spetta a Enel, ma «andiamoci cauti con i contenziosi giudiziali», ha affermato.


