MONTENERODOMO – Si è conclusa sabato 22 luglio la seconda edizione della Scuola Estiva di Montenerodomo promossa dal “Parco Letterario Benedetto Croce e l’Abruzzo” che si è tenuta presso il parco archeologico di Iuvanum. Diciotto ragazzi tra laureandi e dottorandi provenienti dalle università di Napoli Federico II, del Molise e di Chieti-Pescara hanno partecipato ad un intenso programma d’aula e di visite sul territorio dal 17 al 22 luglio.
Ad avviare i lavori il primo giorno è stato un confronto sul Meridione che ha accomunato le principali culture e politiche del nostro Paese: sono state messe a confronto le prospettive di Benedetto Croce, di Francesco Saverio Nitti, di Luigi Sturzo, di Antonio Gramsci e di Pasquale Saraceno evidenziando continuità e discontinuità nel loro pensiero.
Il giorno 18, dopo la visita al sacrario della Brigata Maiella, i due momenti della mattina e del pomeriggio hanno approfondito il rapporto tra terra e comunità, facendo riferimento al regime degli usi civici e dei beni comuni, con un dibattito pomeridiano durante il quale è emerso il riferimento alla questione delle aree interne intese sia come tutela del patrimonio ambientale e culturale da preservare che come diritto delle comunità di avere effettivo accesso ai beni e servizi essenziali (dall’istruzione, alla sanità, ai sistemi di trasporto e della comunicazione digitale).
Il giorno successivo il confronto si esteso al rapporto tra globalizzazione e deglobalizzazione, politiche migratorie e derive populistiche che hanno interessato l’Italia e il mondo.
Il giorno 20, la mattinata è stata dedicata alla testimonianza di sindaci e rappresentanti delle istituzioni locali sulle difficoltà ad intraprendere le politiche di sviluppo territoriale. Nel pomeriggio la discussione si è allargata al tema dello sviluppo nelle aree interne nel confronto tra letture geopolitiche e esperienze della programmazione istituzionale e la buona pratica rappresentata dalla Fondazione Hubruzzo.
Una lezione all’aperto sull’archeologia a Iuvanum si è tenuta il 21 alla quale è seguita un intervento focalizzato sul significato dell’Abruzzo nella visione artistica di Edward Lear. Gli studenti nel pomeriggio hanno avuto la possibilità di esercitarsi in un laboratorio di scrittura creativa promosso dal John Fante Festival al quale è seguita la presentazione del libro Italico a firma di Elsa Flacco. La giornata si è conclusa sulle note del concerto per piano del Maestro singaporiano Congyu Wang.
La chiusura della Scuola Estiva è stata affidata al Prof. Francesco Sabatini, Presidente emerito dell’Accademia della Crusca nel confronto con i presidenti dei Parchi Letterari. Grazie alla partecipazione attiva e propositiva dei ragazzi, la Scuola rappresenta una nota di ottimismo rispetto all’obiettivo di promuovere una generazione che aspiri a diventare classe dirigente, protagonista della propria storia.