SAN SALVO – In questi giorni siamo stati contattati da un operaio di una nota industria di San Salvo, giustamente disperato per le condizioni di lavoro a temperature altissime. È evidente che in questi giorni si sudi da fermi, figurarsi per chi lavora nei capannoni.
L’uomo allora ci scrive: «In questi giorni stiamo letteralmente bruciando dal caldo. Acqua e integratori non arginano il problema di un officina sprovvista di un impianto di climatizzazione che è presente solo negli uffici e sale pausa. La situazione è identica anche nelle altre fabbriche.
Ogni giorno si spera che l’azienda possa intervenire con una riduzione dell’orario, o accorciando la settimana lavorativa, ma niente da fare. Da mezzogiorno in poi le temperature interne al capannone raggiungono livelli altissimi con possibili conseguenze psicofisiche per gli operai costretti a lavorare su linee roventi.
La speranza è che istituzioni, sindacati intervengano, permettendo agli operai delle industrie del territorio di poter riposare per qualche giorno, considerando che la situazione nei prossimi giorni tenderà a peggiorare, o magari intervenendo sulla climatizzazione dei capannoni e questo non è chiedere troppo, perché “ogni lavoratore ha diritto a condizioni di lavoro sane, sicure e dignitose” (Art. 31, Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea: http://fra.europa.eu/it/eu-charter/article/31-condizioni-di-lavoro-giuste-ed-eque).