VASTO – Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di una nostra lettrice, T. D., in merito alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti: «Sono una cittadina vastese, non posso tacere e assistere più in silenzio a ciò che si sta verificando non solo presso il nostro ospedale, ma in tutta la Asl Lanciano-Vasto-Chieti.
Riporto la mia personale testimonianza e di mio marito malato oncologico, operato un anno fa presso l’ospedale Maggiore di Milano. Si tratta di una rara forma di tumore alle ghiandole salivari minori del palato duro. Non siamo riusciti a trovare un medico che potesse formulargli una diagnosi presso le nostre strutture pubbliche. Abbiamo trovato, tuttavia, uno specialista privato, con la S maiuscola, che ha capito il problema solo visionando una semplice tac eseguita in una struttura privata, quindi a pagamento, perché non c’era posto per un comune cittadino nei nostri ospedali. I tempi di attesa sono lunghissimi, minimo 6 o 12 mesi.
Il valido e affermato professionista vastese ci ha consigliato di recarci a Pescara dove opera con umanità, abnegazione e professionalità, un bravissimo maxillo facciale, il quale facendo suo il nostro grave problema si è messo lui stesso in contatto con lo specialista che, a sua volta, ci ha guidato a Milano prendendoci per mano come si fa con un bambino spaventato e disorientato, perché questo era il nostro stato d’animo. Si è fatto portavoce tra noi e i dottori del Maggiore, dove professionalità, gentilezza e rassicurazioni dimostrano anche la loro preparazione e competenza medica che qui ci sogniamo».