VASTO – Era il 1997 quando la città di Vasto si preparava ad accogliere il primo anno accademico della facoltà di Traduzione e Interpretariato.
La sede distaccata dell’Università di Chieti rappresentò un’opportunità unica per i giovani del luogo, dando avvio a un periodo di crescita culturale ed economica. La favola durò solo tre anni, ma lasciò un segno indelebile nella storia della città.
Giuseppe Tagliente, sindaco di Vasto dal 1993 al 2000, promotore dell’iniziativa, ha condiviso con Zonalocale i benefici e le ragioni che hanno portato negli anni all’assenza di una grande sede universitaria al centro della città.
«Un’adesione incredibile di iscritti che pose Vasto in concorrenza diretta con l’omologa facoltà universitaria di Trieste. In quel periodo la città visse una stagione di grande di fermento culturale grazie alla presenza di docenti universitari provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero. Situazioni che elevarono il tono delle discussioni, drenarono una fuga di cervelli. Molti giovani scelsero di rimanere qui ed evitarono di trasferirsi altrove. La presenza di mille ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia rimise in moto l’economia del territorio di cui oggi sentiamo la mancanza», il commento dell’ex sindaco Giuseppe Tagliente.