ROMA – «È encomiabile il rispetto per gli animali che permea la gestione del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) dimostrato una volta di più domenica scorsa quando l’orsa Amarena e i suoi due cuccioli hanno passato l’intera giornata sotto un ciliegio per rifocillarsi della sua golosa frutta. In conseguenza, il sindaco di Villalago (L’Aquila), Fernando Gatta, ha chiuso al traffico la strada a 5 metri all’albero, lasciando l’accesso solo ai residenti e ai mezzi di servizio autorizzati». Così in una nota l‘Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
Il sindaco di Villalago «ha dimostrato sensibilità e buonsenso – si legge nella nota – chiudendo l’accesso alla strada accanto al ciliegio evitando così l’assedio ai plantigradi da parte di turisti, escursionisti e curiosi». Al presidente del Parco, Luciano Sammarone, il primo cittadino ha persino riferito che «fotografi sono entrati negli orti, nei cortili e nelle pertinenze delle abitazioni per fare foto agli orsi».
«Il problema non sono gli orsi ma chi nel loro habitat pensa di trovarsi a Disneyland per fare foto e video, – ha commentato il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto -. Abbiamo appreso dal presidente Sammarone che nei giorni scorsi qualche turista ha tentato persino di farsi un selfie con i cervi, causando pericolo per sé e gli animali».
L’Oipa plaude alla gestione illuminata del Parco nazionale d’Abruzzo e Molise, tanto più in questi tempi bui per gli orsi del Trentino, noti alle cronache locali, nazionali e internazionali e sottolinea «come tutti, compresa la Provincia autonoma di Trento presieduta da Maurizio Fugatti, dovrebbe prendere esempio dalla corretta gestione della fauna selvatica attuata dal Pnalm. Qui, – prosegue la nota – il movimento degli escursionisti è regolamentato: nelle zone di riserva integrale e generale è vietato uscire dai sentieri. In alcune aree si può andare liberamente, anche con il cane (al guinzaglio), a cavallo o in bici, ma in altre no. E nella “zona A” ci si può muovere solo a piedi, sui sentieri e senza cani. In questa zona non entrano né equini né mezzi di alcun tipo, incluse le mountain bike», conclude la nota.