VASTO – Si soffre di un’invidia pazzesca quando lo si ascolta nel raccontare il giro del mondo che ha fatto in barca a vela. Stiamo parlando di Angelo D’Ugo, atessano di nascita, ma «dopo due giorni di vita ero a Vasto», ha prontamente precisato.
D’Ugo è un ufficiale medico, volontario della Croce Rossa militare e di Medici senza frontiere che un bel giorno ha pensato di attraversare in lungo e in largo il globo via mare, con una barca a vela. È partito il 10 settembre 2012 ed è tornato a casa nell’aprile 2019. Ben sette anni di esplorazioni, conoscenze e avventure. Tanta impresa e poca spesa, a detta sua. «Duemila euro circa», c’è da credergli? Il medico ha raccontato che ha cambiato numerose barche (salendo anche su un katamarano) facendosi ospitare da comandanti e altri viaggiatori di mare, offrendo in cambio lavori di manutenzione, pulizia e di preparazione del vitto. Fino a cucinare un piatto di pasta con latte e marmellata, perché lui è italiano e doveva presentare la pietanza tricolore per eccellenza (tralasciando il condimento).



Non ci si stanca mai di sentire i suoi racconti, la sua esperienza di viaggiatore pluriennale. Ispiratore di mille domande alle quali ha risposto sempre con sorrisi, umiltà, pacatezza e gentilezza. “Uomo di mondo”, – si direbbe – che sa abitare l’universo. E non c’è definizione più appropriata per lui che può fregiarsi del titolo di aver circumnavigato il globo.
«Ci sono tre requisiti – ha sottolineato – da rispettare secondo la Federazione mondiale di vela: il primo è toccare tutti i meridiani; il secondo, attraversare almeno una volta l’Equatore e il terzo è percorrere 21mila 600 miglia. Nel 2010 – ha spiegato D’Ugo – l’australiana Jessica Watson non ha ottenuto il riconoscimento perché ne aveva fatto poco più di 19mila avendo circumnavigato il Polo e non l’Equatore».



Esperienze di navigazione trans-oceanica non in solitaria, anzi con diversi compagni di viaggio. A cominciare dal velista vastese, Michele Cassano che gli ha fatto compagnia fino all’Atlantico, il comandante americano David Dubi Warshawsky dal canale di Panama fino alle Isole Marchesi dove ha incontrato l’amore e lì ha messo radici, lasciando il viaggiatore vastese appiedato… in mare. Per fortuna ha incontrato un altro comandante, David Etherington, che dalle Isole Marchesi, al centro del Pacifico, gli ha dato un “passaggio” fino a Brisbane in Australia. E poi tanti altri, un fluire di ricordi, aneddoti belli e brutti. Come un altro compagno di viaggio che l’ha mollato al Canale di Suez perché la moglie gli aveva fatto recapitare la lettera di separazione e doveva raggiungerla. E lui? Nostalgia degli affetti in tutti questi anni? «Mia moglie ogni tanto mi è venuta a trovare raggiungendomi con l’aereo», ha detto.
Alla domanda «Se mai ha avuto paura», mentre mostra le foto delle gigantesche onde dell’Oceano Pacifico, D’Ugo ha risposto: «Sempre, ma mai panico. Mi chiedo come mai si chiami così, visto che tanto pacifico non è». Seguono immagini di animali più disparati, dalle tartarughe giganti delle Galápagos alle aragoste, serpenti, uccelli ma anche persone di ogni razza, colori e sapori dei vari Continenti.



Qual è la bussola, la via indicata che ha adottato Angelo D’Ugo? «Andare sempre a ovest per seguire il tramonto» – ha replicato -. «Il rientro è stato più difficile per colpa dei venti Alisei che spirano da est verso ovest, quindi controcorrente. Per tornare indietro, – ha specificato – ho attraversato il Nord e – si sa – lì i venti sono più freddi».
L’ultimo aneddoto fa riferimento ad Ulisse e alla sua Itaca. «Quando sono approdato nell’isola, mancavano 60 Km per finire il giro, attraversare l’ultimo meridiano. Però mi sono fermato, perché come il viaggiatore Ulisse sono simbolicamente tornato a casa e ho fatto dietrofront. Solo in un secondo momento, il 12 giugno di quest’anno, sono tornato a Itaca per finire la mia circumnavigazione».






Ed eccolo qui, adesso Angelo D’Ugo può dire di avercela fatta e fatto morire d’invidia quelli che lo hanno ascoltato finora. Provare per credere…
Il Circolo nautico di Vasto ha infatti organizzato domenica 16 luglio, alle 21:30, un incontro per vedere tantissime immagini e video che il medico militare mostrerà nella sede della Marina, dietro alla locale medicina turistica.



