VASTO – Sabato pomeriggio, nella meravigliosa cornice di Palazzo d’Avalos, la scrittrice Alida Scocco Marini, originaria di Porto Potenza Picena (MC) e residente a Teramo, ha presentato il suo ultimo lavoro: Abruzzesi illustri. Un lavoro certosino, di oltre 400 pagine, al fine di far conoscere quanti personaggi costituiscono la storia culturale abruzzese dell’ultimo secolo e quale sia il loro valore. Per questo, dunque, non una semplice biografia.
L’evento è stato fortemente voluto dalla professoressa e scrittrice Gabriella Izzi Benedetti, in qualità di presidente della Società Vastese di Storia Patria, con l’intento di far conoscere o contribuire a dare risalto a quegli autori abruzzesi, per la maggior parte viventi, seppur minori – come li definirebbero i manuali scolastici e universitari -, ma non banali nel trascorso. «Un lavoro di recupero, di proposta di personaggi – dice la Izzi Benedetti, tra gli altri inclusa nella biografia – che con le loro capacità dimostrano la vitalità culturale abruzzese; di un Abruzzo troppo spesso defilato dal panorama culturale e piuttosto associato a quello bucolico, anche per via di una certa letteratura regionale, ma spicco nazionale».
Alla presentazione ha preso parte anche il critico letterario di origine vastese, Tito Spinelli, anch’egli inserito nel volume, il quale ha voluto definire il lavoro della Scocco Marini «un’opera ciclopica» che ha preso in considerazione ed elevato non solo i letterati abruzzesi, ma anche personaggi di tutt’altra divisa – pensiamo a N’duccio. «Una planimetria dell’anima», circa lo sforzo che questi hanno compiuto per portarsi fuori dal grigiore della massa.
Verrebbe da pensare, a questo punto, alla “Cultura dell’anima”, una collana di inizio ‘900 dell’editore Rocco Carabba di Lanciano, a cura di Papini, Prezzolini e Vailati, sul versante filosofico, nata dal desiderio, senza scopi dogmatici, come disse lo stesso Papini, «di offrire agli studiosi e ai lettori cose importanti ma rare ad aversi, sia per la dimenticanza, sia per la scarsità delle edizioni».
In modo molto simile si è espresso il giornalista di Giulianova (TE), Walter De Berardinis, anch’egli relatore durante la presentazione, dicendo appunto che «spesso chi fa biografia sembri appartenere ad una categoria più bassa all’interno della letteratura ma, tutt’altro, volumi del genere sono importantissimi per relatori ed opinionisti, quando hanno necessità di documentarsi su personaggi poco noti al grande panorama culturale».
Un filo rosso lega il lavoro della Scocco Marini a quello di De Bernardinis: l’impegno di far riemerger dall’oblio personaggi in esso sprofondati. De Bernardinis infatti è ricercatore di eroi di Guerra non noti alla grande storia.
Fra i più conosciuti nel territorio vastese e frentano, le monografie don Antonio Bevilacqua, il M° Tito Molisani e l’antropologo e professore di storia e filosofia, Emiliano Giancristofaro.