di Nicola D’Adamo
VASTO – Positivo incontro mercoledì scorso tra Comune e residenti del centro storico. Il sindaco Francesco Menna, da tempo a conoscenza dei problemi dei residenti, ha anticipato un po’ i tempi firmando il giorno prima dell’incontro una ordinanza molto restrittiva in cui si limitano gli orari e il numero di giorni in cui si può fare musica ad alto volume nel borgo antico e a Vasto marina. Ordinanza non gradita da “quelli della notte”, ma apprezzata da chi deve dormire la notte per andare a lavorare il giorno dopo. Ora il problema dei residenti, come ha giustamente prospettato al sindaco il presidente dall’Associazione, Roberto del Borrello, è vedere chi controlla il rispetto di quanto stabilito dall’ordinanza. «L’ordine pubblico è di competenza delle forze dell’ordine – ha detto il sindaco – mentre i vigili, che comunque saranno in turno fino alle 2 di notte, avranno il compito di vigilare sulla viabilità».
Altro tema caldo, l’estensione dell’area pedonale su via delle Cisterne e piazza del Tomolo, in zona Santa Maria Maggiore, eliminando ovviamente parecchi parcheggi. L’ordinanza estiva in vigore fino al 5 settembre non ha previsto dove i residenti possono parcheggiare le loro auto e se possono entrare nell’area pedonale per il carico e scarico di pochi minuti. Il comandante dei vigili, Giuseppe Del Moro, ha risposto che quest’ultima operazione è possibile e che per il parcheggio riservato ai residenti bisogna aspettare l’attivazione dei varchi elettronici che il ministero deve approvare per il 10 agosto. Il Comune sta decidendo tra piazza Santa Chiara, primo tratto via Tre Segni o un lato di via XXIV maggio.
Il dibattito poi è proseguito con molti altri temi cari ai residenti, tra cui il problema delle veloci bici elettriche che rappresentano un pericolo per grandi e piccoli in area pedonale. E poi il suggerimento di considerare in tutte le decisioni del Comune che “d’estate la città è dei turisti; d’inverno è dei residenti!”, per cui i provvedimenti vanno calibrati su queste due diverse esigenze.
Ma oltre questi temi di attualità, è stata ribadita la necessità di intervenire in modo organico sul centro storico, predisponendo un piano integrato redatto da esperti con la partecipazione di tutti gli attori del sistema, a partire dai residenti.
L’Associazione ha portato l’esempio dei benefici portati dal protocollo d’intesa tra ANCI (Associazioni Nazionale Comuni d’Italia) e Confcommercio sulla “rigenerazione urbana”, firmata nel 2015 e riconfermata dal presidente, Antonio Decaro, nel 2019.
In occasione di quest’ultima firma è stato pubblicato un interessante volume dal titolo “Laboratorio nazionale per la rigenerazione urbana – Un quaderno di buone pratiche”, in cui sono raccontati gli interventi realizzati nel primo periodo, divisi nelle seguenti aree tematiche: 1) Tradizione e innovazione, le attività economiche guardano al futuro; 2) Attività commerciali al servizio della città, attrattività urbana e inclusione sociale; 3) Il turismo come driver di sviluppo, cultura e reti per la crescita del territorio; 4) Approccio strategico integrato, la rigenerazione urbana ed economica in sinergia con le amministrazioni locali; 5) Recupero degli spazi dismessi, un’opportunità per la città e le imprese.
Al Comune è stato consegnato un foglio con tutti questi riferimenti, ma l’argomento merita un approfondimento per i nostri lettori.
Nel volume disponibile online (https://www.confcommercio.it/documents/20126/1294208/Laboratorio+nazionale+rigenerazione+urbana+2018.pdf/80643350-1e85-502e-6160-ccbf37ca565e?t=1594623436820 )
il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, sindaco di Bari, che ha siglato anche il gemellaggio con Vasto, nella pagina iniziale presenta molto bene i temi e gli obiettivi dell’intesa. Essendo una sintesi perfetta, la riproponiamo in forma integrale.
ANCI e Confcommercio insieme per le città
Antonio Decaro presidente ANCI
«La crescita generalizzata e indifferenziata delle città, che negli ultimi trentaquarant’anni ha caratterizzato il territorio italiano, ha fatto perdere quella peculiare stratificazione, culturale, sociale e funzionale, alle nostre aree urbane, favorendo invece il diffondersi di quartieri monofunzionali e di grandi contenitori periferici, che hanno risposto all’esigenza di nuovi alloggi, spazi e abitazioni, ma hanno svuotato progressivamente il centro, e in particolare i centri storici, della loro originaria funzione di cuore pulsante delle comunità.
Questi luoghi, spesso abbandonati o degradati, rappresentano nella città contemporanea un ulteriore problema da affrontare, con scarsa identità e insufficienza di servizi ai cittadini, a discapito anche dell’attrattività urbana e della qualità della vita. Proprio nel tentativo di invertire tale tendenza e consapevoli del ruolo chiave che le città sono invece chiamate a svolgere nei prossimi decenni per lo sviluppo sociale ed economico, non solo italiano ma europeo, ANCI e Confcommercio hanno deciso di avviare, già dal 2015, in diverse realtà locali, collaborazioni orientate a rivitalizzare le città e le sue economie e a rispondere in maniera innovativa ai mutati bisogni delle comunità.
In tal senso, i contributi di chi quotidianamente vive e opera sul territorio sono preziosi per le Amministrazioni comunali. La possibilità di fare rete con gli stakeholder locali, e, tra loro, con gli operatori economici, ha rappresentato un valore aggiunto importante, utile ad avviare trasformazioni delle città oculate nelle scelte e attente ai loro impatti sui territori. A innescare, quindi, vere rigenerazioni urbane.
Per realizzare una strategia complessiva di rigenerazione dei centri urbani, che sia economica, sociale e culturale e che salvaguardi e promuova il benessere e la salute dei cittadini, è indispensabile partire dalla fase di co-pianificazione, per valorizzare le esperienze condivise e attuate nei territori.
La collaborazione deve essere finalizzata ad affrontare insieme le sfide poste dalla contemporaneità, puntando al recupero di una dimensione urbana collettiva che permetta di affrontare i cambiamenti con coraggio.
Risulta quanto mai opportuno, pertanto, unire le forze con l’obiettivo di trovare insieme la strada per creare maggiore qualità urbana e realizzare città sempre più attrattive e competitive, riconvertendo e rigenerando i tessuti edilizi degradati e sottoutilizzati, qualificando l’esistente, favorendo il mix funzionale ed evitando ulteriore consumo di suolo.
Ben venga quindi una nuova governance multilivello che, a livello locale, rafforzi le sinergie e le collaborazioni tra Amministrazioni e portatori di interessi, a livello nazionale, possa contare sull’attenzione del governo nei confronti delle politiche per le città, e infine, a livello europeo, solleciti regolamenti più snelli».
Tornando a Vasto, in apertura il sindaco Menna ha elencato tutti gli interventi del Comune in centro storico dal 2016 ad oggi, che non sono pochi, ma probabilmente gli interventi futuri hanno bisogno di essere armonicamente legati tra di loro ed inseriti in un piano organico per ottenere l’atteso rilancio del borgo antico come centro identitario della città.
Una domanda…vorrei sapere dove abitano il sindaco, il comandante dei vigili e i vari assessori che danno permessi alle attività nel centro storico fregandosi del fastidio che recano ai residenti? Sono sicuro che non abitano al centro ma in zone residenziali o ville con nessuna attività rumorosa fino alle 5 del mattino possibile avere un controllo da parte delle forze dell’ ordine ? Giorni fa la ditta delle pulizie locali non ha potuto lavare la strada perché alle 5 di mattina in un bar al centro c’erano giovani brilli a bivaccare seduti ancora al bar….detto questo spero che venga presa una decisione nei prossimi giorni ….altrimenti la prossima missiva sarà direttamente inviata alla Procura della Repubblica con tanto di documentazione comprovante quello che accade in questa che era una volta un bel Paese tranquillo….spero che questa mia venga presa in considerazione …dimenticavo non ho niente contro le attività commerciali voglio anzi vogliamo noi cittadini un po’ di rispetto…senza parlare dei parcheggi che per i residenti sono quasi del tutto spariti anche qui non viene rispettata neanche ,come prevede la legge, che a tanti parcheggi a pagamento devono corrispondere parcheggi gratuiti…senza pensare che per arrivare al parcheggio di piazza del popolo riservato ai residenti dopo le 17 non ci si può andare perché le attività mettono le transenne non spettante a loro ma ai vigili preposti…non c’è un orario per i residenti di entrata per carico e scarico(consentita dal codice della strada) nell’ isola pedonale ora tutto questo disagio quanto deve durare? Gradirei una risposta o un commento..