di Nicola D’Adamo
VASTO – L’annuncio di una riunione il prossimo mercoledì 28 giugno tra Comune e Associazione Centro Storico di Vasto, presieduta da Roberto Del Borrello, ci dà l’opportunità di ritornare sui problemi del borgo antico.
Nel comunicato, l’associazione dei residenti ha specificato che «questa volta non è solo l’inquinamento acustico a catalizzare l’attenzione. Sono molteplici le problematiche emerse nell’ultima riunione del sodalizio: rispetto delle regole e delibere in corso, maggiore partecipazione dei cittadini alle decisioni dell’amministrazione, decoro urbano, viabilità, idonea programmazione delle aree destinate a parcheggi, tavolini e dehors in luogo pubblico».
«In particolare è stata rilevata una scarsa vigilanza sulla distribuzione di bevande alcoliche e sul rispetto di orari destinati ad attività musicali, su pulizia, rumori, schiamazzi notturni nei periodi di maggior assembramento giovanile». Sulla viabilità «l’uso indiscriminato di biciclette elettriche, che transitano ad alta velocità in zona ZTL». In merito alle ultime ordinanze con l’avvio di nuove aree pedonali 24 ore su 24, problemi di “carico e scarico” per le famiglie e la mancata definizione dei parcheggi dei residenti, in sostituzione dei posti eliminati in zona ZTL.
I problemi evidenziati a Vasto sono comuni a tutte le città storiche, non solo italiane. Ma alcune, tramite studi particolari, sono riuscite a varare efficaci provvedimenti per la rivitalizzazione del centro, altre si sono avventurate in provvedimenti improvvisati peggiorando sempre più la situazione.
L’errore più comune fatto da quest’ultimi è, per esempio, la convinzione che, fatta l’isola pedonale o la zona a traffico limitato, automaticamente il centro storico si rivitalizza. Queste decisioni, specialmente nelle città a non forte densità turistica, hanno portato a rendere i centri storici luoghi sempre più inaccessibili a cittadini comuni, residenti e persino ai turisti.
La prima cosa che un amministratore dovrebbe chiedersi è: «Faccio l’isola pedonale, rendiamo il centro più bello con bar, ristoranti, negozi e altro, ma dove faccio mettere le auto?». Per cui il punto debole di questo approccio sta nella carenza di parcheggi nelle vicinanze del centro storico, specialmente nei periodi di maggiore afflusso turistico.
A Vasto da decenni si parla di un grande parcheggio a Fosso Anghella, a servizio dell’ospedale e del centro storico, che potrebbe aiutare a risolvere il problema, ma del progetto si sono perse le tracce.
È chiaro che rivitalizzare un centro storico non è solo questione di parcheggi. È un’operazione molto complessa che richiede un approccio a 360 gradi, partendo dall’idea di “Città” in generale e dal ruolo che deve assumere il centro storico nell’ambito di questa strategia.
Questo si fa parlando con esperti del settore e con tutte le categorie interessate (tecnici del oCmune. residenti, commercianti, bar, ristoranti, parroci, forze di polizia, nettezza urbana, imprese edili, ingegneri e architetti, Sasi ecc.)
Nel nostro caso bisogna anche rendersi conto che il centro storico di Vasto ha due facce: d’estate dei turisti, d’inverno dei residenti e degli operatori economici. Per cui i provvedimenti vanno calibrati sulla base di queste due diverse esigenze.
Di conseguenza anche i “varchi elettronici” – di cui si parla da quattro anni e sembra che da settembre entrino in funzione a Piazza S. Chiara e Piazza Caprioli – andrebbero calibrati in tal senso. Ma di questo si parlerà a lungo nei prossimi mesi.