VASTO – «Ancora una volta il direttore generale Asl 2 perde una buona occasione per tacere. L’ultima uscita scandalosa di questa mattina riguarda l’ospedale di Vasto. Con le sue parole, il direttore generale, non solo nega le evidenti difficoltà che da anni affronta il San Pio, a causa di una pessima gestione e una totale assenza di programmazione, ma addirittura dichiara che il nosocomio vastese gode di ottima salute e ha numeri in crescita. Questo si traduce in una irrispettosa presa in giro a tutti i cittadini, che affrontano mille difficoltà a causa di un’offerta sanitaria deficitaria, e a tutto quel personale che lavora in condizioni difficilissime per continuare a garantire il servizio».
Ad affermarlo è il consigliere del Movimento 5 Stelle, Pietro Smargiassi. «Ogni qualvolta – prosegue- che il direttore viene chiamato in causa, anziché provare a confrontarsi nella ricerca di soluzioni, continua a distogliere l’attenzione dai problemi quotidiani perpetuando nella narrazione favolistica del nuovo ospedale che un giorno arriverà, nascondendo le difficoltà che invece dobbiamo subire oggi! Schael – incalza Smargiassi – parla degli undici cardiologi in arrivo, come se fosse una panacea di tutti i mali. Capiamo bene che il reparto – su cui si è svolta la fumosa dinamica di nomina del primario che ha visto beneficiare del ruolo il secondo arrivato in graduatoria calpestando il risultato del bando – gli stia particolarmente a cuore, ma un ospedale non è composto da un unico reparto e a Vasto non si soffre solo di problemi cardiaci».
«Sarebbe, infatti, il caso di porre maggiore attenzione ad altri reparti che sono sotto organico e che da sempre nel periodo estivo soffrono maggiormente. Pensiamo a Medicina, dove l’organico è ridotto all’osso, con 25 posti letto e solo due medici, oltre al Primario, a disposizione. Di questi uno è a un passo dalla pensione – specifica Smargiassi – e l’altro si deve occupare anche dell’ambulatorio di pneumologia: un’eccellenza che genera mobilità passiva dal Molise e completamente abbandonata da questa direzione sanitaria. Il personale del reparto di Medicina, come del resto in molti altri, non gode di un giorno di ferie da mesi e mesi e lavora in condizioni di stress inaccettabili. E non venga a parlarci di nuove assunzioni perché dei sette medici a disposizione dal nuovo bando probabilmente, tra uno o due mesi, arriverà forse una sola unità operativa tra quelli che non rientreranno nell’ospedale di Chieti, più appetibile da sempre anche a causa della centralizzazione dei servizi messa in atto dal centrodestra».

«La pessima, se non del tutto assenza di programmazione, fa sì che da qui a qualche mese problemi ancor più gravi si avranno anche in Neurologia. Presto andranno in pensione il primario e un medico che se non saranno rimpiazzati, – aggiunge il consigliere M5S – come troppo spesso accade, vedranno l’intera neurologia in mano a un solo medico. Cosa ha intenzione di fare Schael? Siamo piacevolmente sorpresi, poi, nel sapere che nuove strumentazioni arriveranno a Vasto, ma ci chiediamo se oltre a nuove e luccicanti macchine promesse a parole, arriveranno anche gli Holter pressori che si stanno chiedendo da mesi? In Rianimazione, poi, il direttore Schael è mai passato? In oltre quattro anni non è stato capace di trovare una soluzione alla carenza cronica di anestesisti e rianimatori. E sembra non essersi accorto che per fare una visita di pre-intervento occorre restare in attesa accomodandosi nei banchi della chiesetta pur di non rimanere in piedi nel corridoio».
Non meno difficoltosa al San Pio è la gestione dei defunti. «Sono cinque anni – rileva Smargiassi – che chiedo con insistenza se qualche risorsa verrà spesa anche per dare maggiore dignità alla Camera mortuaria e rendere a norma la sala autopsie. Ma forse a Schael non interessa che i defunti vastesi continuino a spostarsi come pacchi postali in giro per l’A14, aggiungendo ulteriore dolore dei familiari. Per non parlare delle parole dedicate al Pronto soccorso, dove ha raggiunto l’apice della propaganda. Si accorge solo oggi delle condizioni di assoluta criticità del punto di emergenza, urgenza che, non solo nel periodo estivo come lui sostiene, ma da mesi soffre una condizione indescrivibile di carenza di personale e accessi ingiustificati a causa dello smantellamento della medicina territoriale. Anche in questo reparto medici e primario sono costretti a turni massacranti nel disinteresse della Asl».
«La verità è che Schael conosce, forse, il San Pio solo sulla carta. Non è di Vasto, non frequenta l’ospedale come paziente o come accompagnatore di un malato, – precisa Smargiassi – . Continua a descrivere una realtà che non esiste. Una balla, seppur bene raccontata, resta una balla. Quindi altro che numeri in crescita, Schael esca dalla veste di politico in campagna elettorale e dia il massimo per svolgere il ruolo che gli compete. Da vastese e da uomo delle istituzioni sento ogni giorno il dovere di dire “grazie” ai tanti camici bianchi e al personale ospedaliero tutto per la capacità di sopperire alle tante carenze strutturali e programmatiche create dal centrodestra e da una direzione strategica inadeguata».
«Non è accettabile – conclude la nota del consigliere – che le carenze dei vertici ricadano su chi ogni giorno in corsia deve fare miracoli con zero risorse a disposizione. Quello che chiediamo da sempre è prima di tutto una valida e capace guida sanitaria che fino a oggi non c’è stata. Invito l’assessore competente Verì a dare un segno di vicinanza al territorio e rimuovere dal suo incarico chi, come il Direttore Generale Asl 02, prende in giro un’intera comunità. Vasto e tutta la provincia di Chieti meritano molto di più».


«Era fine marzo quando il direttore generale della Asl 2 di Lanciano-Vasto-Chieti annunciò che avrebbe potenziato personale e servizi del San Pio di Vasto. È giugno e non solo questo non è ancora successo, ma Schael dice che va tutto bene, quando all’inizio della stagione estiva, un presidio rischia la chiusura perché non riesce a dare risposta all’utenza sanitaria. Il Pronto Soccorso è ormai arrivato al collasso, la struttura ha perso il 26,5 per cento delle prestazioni dal 2018 a oggi e CUP e i singoli reparti sono dimenticati e abbandonati dalla Regione e dalla Asl dopo le ripetute promesse che entrambe non sono state in grado di mantenere. Questa è la situazione di Vasto, non quella descritta dal manager che al posto di fare conferenze stampa di natura politica, dicendo quello che il partito che lo ha nominato gli impone, dovrebbe pensare a fare il direttore generale della più grande Asl d’Abruzzo, per garantire i livelli di assistenza sanitaria ai cittadini», commenta duramente la situazione del presidio ospedaliero vastese, uno dei maggiori della costa abruzzese, il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci.
«Una situazione gravissima – come sottolinea lo stesso sindaco Francesco Menna – che ben conosce i problemi per averli più volte sollevati sia alla Asl, sia alla Regione, tanto da chiedere ora anche una riunione ad hoc del Comitato ristretto dei sindaci e come confermano anche quanti ogni giorno operano nella struttura. Un quadro tanto grave da sollevare il rischio di chiusura del presidio, se non ci saranno azioni concrete e tempestive per affrontare le tante criticità – rimarca Paolucci – Prestazioni non più garantite e in crollo, interminabili liste di attesa e un Pronto soccorso che doveva essere potenziato mesi fa e dove ci sono solo 8 medici in servizio all’inizio della stagione estiva, che a Vasto segna un imponente aumento delle presenze turistiche. I locali dell’emergenza sono angusti e insufficienti sia per i pazienti e sia per gli accompagnatori. La carenza di personale è una vera emergenza e riguarda più reparti: Neurologia; Chirurgia; Ortopedia; Medicina, tutti scoperti per il periodo estivo».
«Che senso ha, poi, comprare le attrezzature per abbattere le enormi liste di attesa che ci sono anche a Vasto e che fanno fuggire i pazienti anche da qui, se non c’è il personale che le fa funzionare?, – si chiede Paolucci -. Non solo, per prenotare le prestazioni c’è chi aspetta anche un anno, a prescindere dalla gravità del suo problema, eppure si erano presi impegni. Invece, ovunque, ci sono solo problemi e situazioni irrisolte, nonostante la richiesta di interventi e le denunce che si susseguono da mesi. Questa è la sanità dell’era Marsilio a Vasto, un quadro verificabile in qualsiasi momento, che non coincide con quella raccontata da Schael, che con le sue dichiarazioni non solo si copre di ridicolo facendo affermazioni imbarazzanti (da incorniciare quella sulla mensa che mancherebbe anche negli altri ospedali), ma manca nuovamente di rispetto a una comunità illusa da mesi da lui e dal presidente Marsilio. Era pronto a spendere domani, disse in uno dei tour, i 150 milioni del nuovo ospedale, però non ha precisato a quale galassia si riferisse quando ha lanciato questa sfida, perché quello che abbiamo visto accadere finora è che uno dei maggiori presidi del territorio rischia il collasso perché Regione e Asl sono inerti. Con la salute dei cittadini non si scherza», conclude il capogruppo Pd.