VASTO – «I dati ufficiali parlano di assunzioni e investimenti sia sul vecchio che sul nuovo presidio ospedaliero». Con una nota Fratelli D’Italia risponde alle accuse del sindaco di Vasto, Francesco Menna, il quale, nei giorni scorsi, aveva accusato la Regione Abruzzo di inoperosità.
«Pensiamo che il sindaco Menna sia l’ultima persona che possa parlare dei problemi della sanità – si legge – anche se ormai fa solo questo, perché quando aveva un ruolo nella segreteria dell’assessore alla Sanità Silvio Paolucci e, anche quando diventato sindaco poteva contare sulla filiera governativa del PD da Vasto a Roma passando per Provincia e Regione, non ha proferito alcuna parola per aiutare l’ospedale San Pio di Vasto. Tutti ricordano della clamorosa balla del duo Menna-Paolucci degli 8/10 per la realizzazione dell’emodinamica a Vasto. Tutti ricordano l’odissea per montare una nuova nuova Tac rimasta ad invecchiare nei magazzini, tutti ricordano l’ospedale che cadeva a pezzi ad iniziare dalle controsoffittature a causa di manutenzioni mai fatte. Questo era il far west da cui si doveva ripartire quando Marsilio è arrivato in Regione».
«Oggi rispetto al passato – continua la nota- c’è più attenzione per la sanità vastese, i dati illustrati dal Direttore sanitario, per l’ennesima volta sotto attacco da esponenti dello Stato, ne sono la dimostrazione: c’è un recupero delle prestazioni sanitarie non erogate in ragione dell’epidemia da SARS-COV-2, una riduzione delle liste d’attesa, e un aumento degli Investimenti di rinnovo e potenziamento tecnologico del Presidio ospedaliero; per l’intero comparto ci sono numeri che parlano chiaro anche per quanto riguarda il personale, sono stati conferiti e sono in corso di conferimento incarichi di funzione per oltre 100 unità (incarichi di organizzazione ed incarichi di coordinamento); infine è sotto gli occhi di tutti l’attenzione di Marsilio e della Giunta regionale per la città, se pensiamo al finanziamento ottenuto per il nuovo ospedale, 150 milioni di euro mai arrivati prima su Vasto».
«Questa fase di transizione – conclude – con l’ inversione di tendenza sui numeri della sanità storica abruzzese e con l’orizzonte di nuovi ospedali in costruzione, pone evidentemente in difficoltà il Partito Democratico, che inquina i pozzi di una leale collaborazione tra enti, che dimentica le colpe del suo passato, e cerca solo di fare ostruzionismo. Ora i dati sono altri, sono stati comunicati e sono pubblici, non vederli è profondamente ingiusto».