SAN SALVO – Amazon ha annunciato la collaborazione con l’associazione Arcigay in occasione del mese dell’orgoglio LGBTQIA+.
«L’azienda – si legge in una nota – effettuerà una donazione volta a promuovere l’operato dei centri antidiscriminazioni dell’associazione. La rete dei centri è attiva su tutto il territorio nazionale, offre supporto alle persone LGBTQIA+ vittime di violenza e/o allontanate da casa, e che per questo che si trovano in condizioni di fragilità e vulnerabilità. L’impegno di Amazon – nel contribuire a offrire un ambiente di lavoro completamente inclusivo – è costante e le iniziative a sostegno di una diffusione di una cultura inclusiva sono sempre moltissime».
Prova ne è la testimonianza di un dipendente del Centro di distribuzione di San Salvo che porta la sua esperienza diretta. Si chiama Gionathan Vitiello ed è un ragazzo di 28 anni originario della provincia di Napoli. Nell’agosto 2021 ha cominciato a lavorare per Amazon nel centro di distribuzione di Castel San Giovanni. Con l’apertura del centro di San Salvo, ha deciso di trasferirsi in Abruzzo così da essere più vicino a casa.
In Amazon ricopre il ruolo HR Associate Partner: lavora nel team delle risorse umane fornendo supporto ai dipendenti. Per anni ha vissuto la sua omosessualità come un qualcosa di negativo da nascondere al resto del mondo, sentendosi inadatto e fuori luogo ovunque si trovasse.
Amazon è stata un punto di riferimento nella sua vita anche professionale. «In azienda, Gionathan ha trovato un clima che non aveva mai trovato nell’esperienze lavorative precedenti».
«Quando sono entrato in Amazon – ha sottolineato – mi sono sentito subito accolto e a mio agio a condividere la mia storia. In Amazon tutti possono davvero essere liberi di essere sé stessi. L’attenzione dell’azienda verso le tematiche della diversity & inclusion è concreta e inizia dalle piccole cose. Sono felice di essere parte di questo piccolo mondo dove non solo io, ma ognuno può dare voce alla propria persona»
Un momento importante che gli ha cambiato prospettiva di vita, è avvenuto quando ha fatto coming out con la sua migliore amica Valentina. «La cosa che mi ha sorpreso di più, – ha detto Gionathan – è stata la sua risposta; per lei non sarebbe cambiato nulla. Questa sua reazione mi ha fatto capire di non essere sbagliato e da quel momento ho intrapreso un percorso per conoscermi, capirmi, accettarmi e infine per volermi bene. Vorrei mandare un invito alla condivisione – ha aggiunto -. Se trattiamo le nostre diversità con serenità, diamo la possibilità agli altri di conoscerci e scoprirci. Spesso si ha paura di ciò che non si conosce, ma con la parola è possibile capire che le diversità di ciascuno di noi possono avvicinarci anziché separarci», ha concluso.