PESCARA – «Si è svolta il 15 e il 16 giugno scorsi, nell’auditorium Petruzzi a Pescara, la quinta edizione delle “Giornate abruzzesi di ginecologia dell’infanzia e dell’adolescenza”, appuntamento che ha oramai conquistato una posizione di grande prestigio su scala nazionale. Una due giorni di studio e confronto con esperti di fama internazionale, arrivati in Abruzzo per parlare di temi di grande delicatezza per il mondo delle bambine e delle adolescenti».
Ne dà notizia la Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Abruzzo, Maria Concetta Falivene, che evidenzia «come si abbia a cuore la salute sessuale e riproduttiva delle bambine e delle adolescenti, e come sia sempre più importante orientare e promuovere la programmazione di interventi a sostegno del benessere delle giovani donne. Non a caso – riferisce – tra le numerose tematiche affrontate, di gran rilievo sono state quelle relative alla prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale, alle gravidanze, al corretto utilizzo dei contraccettivi anche attraverso percorsi mirati sulle modalità educative e comunicative con i giovani».
«Un altro importante aspetto – continua Falivene – su cui si è posta l’attenzione è quello inerente al complesso mondo della tossicodipendenza e della disabilità, grazie all’intervento delle sociologhe Paola Di Carlo e Chiara Paglialonga. Patrocinato dalla Società italiana di ginecologia dell’infanzia e dell’adolescenza (SIGIA), dall’Università G. d’Annunzio, dall’Ordine provinciale dei medici, dal Comune di Pescara e dall’associazione Cesare Di Carlo, il summit è stato organizzato come negli anni passati da Gilda Di Paolo, ginecologa componente della stessa SIGIA e di organismi internazionali di settore, referente della regione Abruzzo».
«A lei – dichiara la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza – va un mio personale ringraziamento, da sempre attenta studiosa di questa disciplina che solca davvero una linea di confine tra la ginecologia e la pediatria. Tra i relatori – fa presente la Garante – anche il neo rettore dell’Università d’Annunzio di Chieti – Pescara, Liborio Stuppia, con i docenti Francesco Chiarelli e Marco Liberati, oltre a esperti provenienti dagli atenei di Firenze, Cagliari e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Di spicco, la professoressa Vincenzina Bruni che, in Italia e anche al di fuori dei suoi confini, è considerata una promotrice di questa disciplina. Grazie alla direttrice del corso, Gilda di Paolo, e ai componenti tutti del Comitato scientifico, è stato possibile fare un’analisi approfondita delle tematiche delicatissime che investono bambine ed adolescenti e che hanno posto un faro sulle fragilità sociali, educative e familiari».
«Fragilità che – torna a ribadire Falivene – impongono sempre più una vigorosa e mirata attività di informazione in ambito scolastico– Non possiamo più lasciare le nostre bambine e ragazze nelle maglie di una informazione distorta sui social. I dati da me raccolti – anno di riferimento 2015-2020 – grazie alla collaborazione della dottoressa Rita Greco, parlano chiaro: gli accessi per stato di gravidanza di minorenni nel presidio ospedaliero di Pescara sono stati 69; per stati psicotici, di agitazione e abuso di sostanze stupefacenti, ben 418; per anoressia ed obesità 275 ingressi, oltre a numerose altre manifestazioni di disagio. Numeri preoccupanti – rileva – che devono farci riflettere e soprattutto intraprendere una vera opera di riconduzione ai giusti stili educativi, per insegnare ai nostri bambini e ragazzi a prendersi cura di loro stessi ed educarli alla prevenzione favorendo modelli di vita e comportamenti sani», conclude la Garante.