VASTO – «Nella mattinata odierna, alle 9 circa, un detenuto della Casa Lavoro di Vasto ha aggredito un assistente di polizia penitenziaria che cercava di dividere due reclusi venuti alle mani. Uno di questi, già noto per le continue aggressioni commesse in altre carceri, si è scagliato contro il poliziotto procurandogli contusioni al torace, al braccio e alla mano sinistra ed è stato raggiunto anche da sputi, con presenza di sangue, alle braccia e al viso». Lo ha comunicato in una nota il coordinatore regionale per l’Abruzzo, Gino Ciampa della FP CGIL Polizia Penitenziaria.
«Questa organizzazione sindacale – prosegue la nota – denuncia il grave stato in cui versano i poliziotti penitenziari della Casa Lavoro di Vasto ove insiste una conclamata carenza di personale che non consente il rispetto dei criteri per una giusta organizzazione del lavoro, abbondantemente sotto i livelli minimi di sicurezza, con eventi critici che si susseguono quasi quotidianamente. Una situazione ingestibile che ricade soprattutto sulle spalle del poco personale in servizio».
«Nella Casa Lavoro di Vasto manca quasi il 40% del personale previsto (64 agenti su 100 della pianta organica), – ha sottolineato Mirko Manna, componente nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria -. Appare evidente che questo stato di cose riesce ad andare avanti solo grazie al senso del dovere degli agenti, a cui va tutta la solidarietà dell’organizzazione sindacale».
«È tempo – ha concluso Ciampa – che l’amministrazione dia risposte concrete ed intervenga per ristabilire un clima lavorativo sicuro e rispettoso dei diritti di tutti gli operatori della Casa di Lavoro di Vasto».