VASTO – È appena rientrata da Firenze perché è lei l’autrice di “Va’ oltre l’immaginazione e realizza ciò che meriti”. Il suo quadro di 75×100 fa parte delle opere pubblicate nel testo che il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha presentato venerdì scorso al palazzo Ximènes- Panciatichi.
Un’emozione grandissima per Ylenia Paladino, docente di scultura ai licei artistici “Pàntini-Pudente” di Vasto e “Filippo Palizzi” di Lanciano, una delle poche prescelte su 3000 artisti che hanno partecipato alla selezione e ne sono usciti in 101.
Sedici anni d’insegnamento per trasmettere la sua passione agli alunni con la mitica frase: «Prendi l’arte e fanne seriamente parte». Ieri la professoressa Paladino è stata contattata da Zonalocale nel momento in cui era alle prese con gli scrutini finali. «Prima faccio la burocrate, poi l’insegnante di scultura, – ha tenuto a sottolineare – soprattutto in questo periodo».
La docente è entusiasta nel parlare di arte e passione, pittura ed emozioni. Il suo dipinto con colori ad olio viaggia ormai nelle gallerie più importanti del Continente. Sotto gli occhi attenti dei critici d’arte che la docente teme come il giudizio di Sgarbi. «Ricordo – ha raccontato – quando chiese per tre volte chi avesse dipinto quel quadro e io non volevo uscire per paura che mi desse della “capra”. Inaspettatamente mi diede la mano dicendomi che il dipinto aveva rispettato le regole del disegno, della pittura e che avevo inserito l’elemento dell’originalità. Mi disse: “Finalmente qualcuno che dipinge con i pennelli” ed è stata una grandissima soddisfazione».
“Va’ oltre l’immaginazione e realizza ciò che meriti” è un quadro che ha partecipato alla Biennale di Milano dov’è già stato adocchiato da Sgarbi, ha ricevuto una coppa a Bruxelles, esposto a Barcellona, Berlino, Venezia e Londra, «finito al Louvre di Parigi», ha aggiunto umilmente Paladino e «sarà proiettato su alcuni palazzi di New York nel marzo 2024». Ad agosto, fra due mesi, la professoressa sarà ospite a un evento a Montecarlo organizzato dal principe Ranieri.
Il dipinto su tela Canvas, «giunta direttamente dalla Germania», ha una forte componente affettiva. È infatti dedicato a Lilly, la cagnolina maltese nana che dopo 18 anni l’ha lasciata. Si tratta di uno «sguardo verso l’alto, per cercare l’aiuto del cielo, ha detto Paladino – di fronte a una umanità che si immerge nella natura e che al tempo stesso la distrugge».
«L’ho realizzato – ha precisato – quando Lilly era ancora in vita e mi sorrideva mentre io dipingevo nella notte di Termoli», dove la professoressa vive. Paladino ha studiato per 10 anni a Foggia, dove ha avuto modo di conoscere «eccellenti professori» e da tre anni circa, «con l’avvento del Covid ho preso in mano il pennello e rispolverato una vecchia specializzazione in pittura».
«Ai miei studenti dico sempre che il dilettantismo rovina l’arte, – ha sottolineato Paladino -. Bisogna vederla come la migliore amica che non tradisce mai e che, con l’impegno, dà tante soddisfazioni. Sicuramente un ponte tra la scuola e il mondo del lavoro».
Infine, tra timore e gratitudine nei confronti del suo critico d’arte, la docente ha voluto precisare che «Sgarbi è una persona tanto schietta nel deturpare quanto tanto dolce e umana».
Il quadro pluri apprezzato sarà a Sanremo, dal 14 al 17 settembre. Perché l’«arte è regalare emozioni a noi e agli altri». E con questa frase la professoressa ci saluta, dichiarandosi già pronta per il viaggio in Liguria, stavolta con un quadro ridimensionato in grandezza perché «accanto ci sarà la mia Lilly».