CHIETI – Ha avvertito un forte affaticamento durante una passeggiata e si è diretto al pronto soccorso dell’ospedale di Chieti.
Dopo le prime cure ricevute, è stato trasferito al reparto di Cardiologia. E dopo alcuni giorni passati nel presidio ospedaliero, il paziente, tornato a casa, intende ringraziare medici e infermieri per la professionalità e la gentilezza che hanno avuto nei suoi confronti.
«Dopo l’infarto del 2006, avevo bisogno di un controllo approfondito, ma non pensavo potesse arrivarmi un problema di queste dimensioni. Quattro bypass non sono stati una passeggiata. Devo dire, però, che all’ospedale di Chieti ho trovato dei veri professionisti», dichiara il paziente.
«Desidero ringraziare l’equipe chirurgica formata dal Dr. Gerardo Liberti 1° operatore, dalla Dr.ssa Laura Asta e dal Dr. Sergio Cirmeni. Le anestesiste Dr.ssa Giovanna D’Amico, presente durante l’intervento, e la Dr.ssa Roberta Aquilani, che si è occupata del risveglio e dell’estubazione. La mia gratitudine, inoltre, va a tutti i medici e gli infermieri della Clinica Cardiochirurgica diretta dal Prof. Umberto Benedetto. Dopo il ricovero in ospedale, sono passato in una struttura di alto livello come la clinica Villa Serena, guidata dalla Dott.ssa Loredana Mantini e dai suoi fantastici fisioterapisti a Pescara. Quindi, grazie a queste due eccellenze della sanità abruzzese, il recupero è stato celere. A distanza di un mese, avevo già ripreso l’attività motoria».
Il paziente in questione è Giuseppe De Palo, attuale responsabile del settore giovanile del Chieti Calcio. Dopo il recupero, l’ex direttore generale della Vastese, è tornato a lavorare a tempo pieno. «Fatta eccezione dei primi giorni post intervento, ho ripreso in mano il mio ruolo, guidando telefonicamente i miei tecnici ed interfacciandomi con segreteria e giocatori. Ora mi sono ripreso in maniera perfetta. Qui, nonostante le mille difficoltà, ho trovato società e persone disposte a collaborare. Non ho trovato nessuna ostruzione per poter creare un settore agonistico importante, basato sempre sui ragazzi del territorio, che sono da sempre la mia priorità. Certo, con una stagione non si crea nulla. Per allestire un settore giovanile importante ci vogliono almeno due-tre anni. Adesso deciderà il presidente Serra se continuare su questa strada. Io lo spero».
Mia madre ha avuto un ictus in quel reparto e non se ne sono neanche accorti…se questa è eccellenza.
Fuggite da quel posto, c’è molto di meglio fuori provincia.