PESCARA – Si è conclusa la dodicesima edizione della Biciclettata e pattinata adriatica, manifestazione per sensibilizzare istituzioni e cittadini sulla necessità di una mobilità più a misura d’uomo. A Pineto sono confluiti centinaia di ciclisti e pattinatori, provenienti da nord e da sud, con numerose presenze da fuori regione, per chiedere alla Regione Abruzzo e agli enti locali azioni più incisive per la mobilità ciclistica.
Diverse le associazioni coinvolte: FIAB, WWF, PescaraPattini, Friday for Future, Legambiente, Guide del Borsacchio, Paliurus, Avis, WebStrade, Il Sorpasso, Guardie ambientali che in collaborazione con il Comune di Pineto e l’Area marina protetta Torre del Cerrano, hanno organizzato l’evento, che ha toccato tutti i comuni costieri da San Benedetto del Tronto a Pescara. Presenti i sindaci di Pineto e Roseto, Verrocchio e Nugnes, e la consigliera di Alba Adriatica Bizzarri. Altri amministratori hanno salutato la carovana di ciclisti e pattinatori nelle diverse tappe.
«In queste dodici edizioni – ha dichiarato Raffaele Di Marcello, consigliere nazionale FIAB – abbiamo chiesto ed ottenuto molto, ed oggi abbiamo potuto pedalare e pattinare su una ciclovia adriatica quasi del tutto completata. Manca, però, ancora, una visione globale della mobilità ciclistica, ed è necessario che la Regione approvi subito il Piano regionale della Mobilità ciclistica, mettendo a sistema tutte le azioni già previste e quelle necessarie per il futuro».
«Originario scopo della manifestazione, – ha affermato Di Marcello – fin dalla prima edizione, è stata la richiesta di completamento della Ciclovia adriatica, nel tratto marchigiano e abruzzese. Con il progetto “Bike to Coast” quasi tutto il tratto abruzzese è stato realizzato ma manca ancora il ponte ciclopedonale sul fiume Tronto, che unirebbe i percorsi ciclabili di Marche e Abruzzo».
«La Biciclettata e Pedalata adriatica ha messo anche in luce una serie di criticità sul percorso, – ha sottolineato il consigliere nazionale FIAB – come tratti in promiscuo con i pedoni o con le auto che andrebbero separati e messi in sicurezza, o ancora le aree di sosta realizzate all’imbocco del nuovo ponte sul Vomano, nella parte rosetana e pinetese, con portabiciclette obsoleti e panchine fissate con blocchi informi di calcestruzzo nella fanghiglia. Particolari che denotano, a volte, una scarsa attenzione alle esigenze dei ciclisti e danno una cattiva immagine alle migliaia di turisti che, attirati dalla grande pubblicità che la Regione Abruzzo riserva alla Costa dei Trabocchi, affollano sempre di più i percorsi abruzzesi».
«La Ciclopattinata prosegue oggi sulla Costa dei Trabocchi, all’interno dell’evento Art, Bike & Run. «Questo perché FIAB, in particolare, vuole portare all’attenzione dei potenziali turisti l’intero tratto abruzzese della ciclovia, che deve essere visto come un unicum, insieme a percorsi interni da realizzare per aumentare l’offerta di infrastrutture per la ciclabilità», ha specificato.
«La scelta della Regione – ha concluso Di Marcello – di pubblicizzare quasi esclusivamente la ciclovia dei Trabocchi, dal punto di vista cicloturistico ha poco senso, in quanto più sono i chilometri percorribili più una destinazione è appetibile. Ci auguriamo, e nei prossimi mesi faremo anche iniziative in tal senso, che si crei un vero e proprio brand legato all’intero territorio regionale, anche grazie alla pianificazione del Piano regionale della mobilità ciclistica e delle reti ciclabili abruzzesi, e che si realizzino percorsi che colleghino la costa all’interno, facendo diventare l’Abruzzo la regione ciclabile d’Europa“.